75 milioni per il broadband grazie all’asta LTE
L’asta LTE contribuirà allo sviluppo del broadband italiano su rete fissa con almeno 75 milioni di euro. I rilanci che in questi giorni stanno facendo salire il monte ricavi per lo Stato (l’ultimo venerdì scorso) sono già oltre quota 150 milioni di euro. In pratica ad oggi vi sono già i 2,4 miliardi che confluiranno a copertura del ddl stabilità firmato Tremonti, più qualche altro “spicciolo”.
Parola di Romani
“Se la gara va come sta andando, ad oggi ha superato di 150 milioni i 2,4 miliardi che erano previsti dal patto di stabilità . Di quei 150 milioni, che saliranno nei prossimi giorni, il 50% è destinato al settore“, ha confermato infatti il ministro dello Sviluppo economico Paolo Romani.
Si tratta senza dubbio di un’ottima notizia che lascia sperare per il futuro, anche se l’ultima parola sull’argomento sarà probabilmente del Ministro dell’Economia e non di Romani. Sopratutto considerando il ballo di cifre che in questi giorni sta accompagnando la manovra economica.
Per quanto riguarda l’asta la classifica provvisoria riguardante l’assegnazione dei blocchi da 800 MHz (la frequenza più ambita) vede in testa con due blocchi Wind, seguita da Telecom Italia (Tim), Wind, Vodafone e H3G (3 Italia) rispettivamente con uno. Non sono esclusi però colpi di scena poiché l’ex-monopolista sostiene che spenderà per l’intera operazione, quindi considerando anche le altre frequenze, non meno di 1 miliardo di euro. E ad oggi siamo ancora poco al di sopra dei 600 milioni.
Da rilevare infine che durante lo scorso weekend è stato bocciato l’emendamento alla manovra, proposto dall’Opposizione, che proponeva di trasformare il beauty contest per l’assegnazione delle frequenze DTT in una vera e propria asta competitiva.