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Le prime impressioni, continua
Iniziamo a scattare e apprezziamo subito la presenza di una vera modalità "a raffica" da 5 fps, fino a un massimo di 18 scatti in modalità RAW o 16 in modalità Extra Fine, mentre impostando un livello qualitativo inferiore l’unico limite è lo spazio sulla memory card.
Buono il mirino, luminoso e con molte informazioni, che copre il 95% del campo inquadrato, così come sono buone la rapidità di messa a fuoco e la reattività della macchina in generale. Ad un primo esame qualitativo, anche il sistema esposimetrico ci ha soddisfatto; disponibili la lettura valutativa (40 in totale le zone di lettura a nido d’ape), media pesata con prevalenza al centro (7 celle centrali) e spot (lettura della sola cella centrale). Interessante, a proposito di esposizione, il D-Range Optimizer a cui abbiamo accennato in precedenza; si tratta di un’elaborazione elettronica che, sfruttando l’elevata gamma dinamica del sensore, ottimizza l’esposizione di zone buie (ad esempio i visi dei soggetti in controluce) estraendone dettagli significativi senza "bruciare" lo sfondo. Il tutto, naturalmente, in modo completamente automatico.
Le immagini catturate in formato JPEG appaiono ben bilanciate e ricche di dettagli, il che lascia ben sperare in attesa di una futura e più attenta analisi quantitativa condotta in studio.
La Alfa 700 sarà disponibile da ottobre in versione "solo corpo" a circa 1400 Euro oppure in kit con l’ottica DT 18-70 f/3,5-5,6, a circa 1500 Euro. Da novembre, arriverà anche il kit che include il nuovo DT 16-105 f/3,5-5,6, a circa 1900 Euro.