La tecnologia wireless pCell che promette di incrementare di quasi mille volte le prestazioni reali della 4G LTE grazie al potenziamento dell'efficienza dello spettro radio ha convinto Nokia Networks. Svelata per la prima volta nel febbraio scorso dalla startup Artemis Networks ormai sembra avere la strada spianata per i primi veri test sul campo.

Nel 2016 verrà impiegata negli Stati Uniti, in collaborazione con gli operatori mobili, presso grandi palazzetti o strutture indoor. "Abbiamo dato uno sguardo e detto 'non sembra possibile", ha commentato Hossein Moiin di Nokia Networks. "Adesso metteremo tutto insieme in una condizione reale e vedremo come scala. In teoria dovrebbe".

Le cosiddette pCell sono antenne intelligenti che dovrebbero essere in grado di fornire a ogni dispositivo mobile connesso – a prescindere dal numero – la massima velocità teorica. Nel primo test pubblico quasi un anno fa Artemis affiancò 16 iPhone in fase di streaming video usando lo stesso spettro radio ottenendo prestazioni eccellenti.

Partendo dal presupposto che le normali celle vengono implementate e regolate per evitare le interferenze, in questo caso sono proprio queste zone "franche" ad essere sfruttate. O meglio: i segnali vengono veicolati là dove per i comuni network vi sarebbe interferenza.

L'esempio più semplice per capire è quello di immaginare un network come un laghetto e ogni trasmettitore come un sasso. Una volta lanciato il sasso si creano delle onde che si irradiano come avviene con una normale torre radio. Se ne vengono lanciati migliaia a precisi intervalli e in specifici luoghi si può prevedere uno schema di diffusione. Ecco, Artemis Networks sostiene di essere in grado di fare questo: individuare l'ordine nel caos.