Apple potrebbe adottare la tecnologia Liquidmetal per i suoi prodotti prima del previsto. Due giorni fa lo U.S. Patent and Trademark Office ha certificato un brevetto di Apple e Liquidmetal Technologies che lascerebbe intendere l'imminenza della fase produttiva.

Nel 2012 l'inventore di questa speciale lega aveva confermato che il colosso di Cupertino avrebbe investito tra i 300 e i 500 milioni di dollari nei successivi 3-5 anni. "Il Liquidmetal è super-duro, resiste alla corrosione e ai graffi, è elastico e può essere microfuso in forme complesse. I benefici si avranno sotto forma di componenti strutturali belli e resistenti, quindi ad esempio chassis e case", aveva dichiarato Atakan Peker di Liquidmetal Technologies. Ecco, adesso è giunto il momento della tecnica produttiva in grande scala.

Produzione Liquidmetal

Il brevetto infatti riusulta co-firmato dagli ingegneri delle due aziende. Nello specifico spiega come sia possibile creare 6mila km di fogli di vetro metallico (aka liquidmetal) all'anno con lunghezze di 3 metri e spessori compresi tra 0,1 mm e 25 mm. Fino ad ora il problema più grande era il potenziale volume produttivo e l'alto numero di scarti.

Metallo liquido

Oggi per un foglio viene richiesta una colata di lega metallica amorfa ad una temperatura prossima alla fusione e un quasi contemporaneo raffreddamento per ottenere la forma desiderata. Dopodiché bisogna usare uno strumento da taglio per la rifinitura. Tutto questo provoca irregolarità che obbligano a ulteriori costi di rimozione. Ecco spiegato il motivo per cui Apple si sia limitata ad adottare questo materiale solo per gli estrattori delle SIM degli iPhone.

A questo punto è presumibile che i primi prodotti Apple con Liquidmetal possano essere presentati già dal 2014 o comunque nel 2015. Però forse non bisogna farsi false illusioni: non è scontato che gli interi chassis dei dispositivi vengano sostituiti con metallo liquido.