L’Universo nel terzo millennio. Avventura nell’Universo con Margherita Hack

L’universo nel Terzo millennio. Le meraviglie che conosciamo e i misteri ancora insoluti del cosmo
- Genere
- Astronomia
- Formato
- Copertina flessibile
- Autore
- Margherita Hack
- Editore
- BUR
- Collana
- Scienza
Finora in questa rubrica abbiamo parlato dell’Universo dal punto di vista della fisica: la nascita e l’evoluzione secondo il grande Hawking, l’esplorazione visionaria di Sagan, le fantasie a forte base scientifica di Verne. Ma noi comuni umani, che restiamo con i piedi per terra, ci affanniamo per capire le questioni cruciali della fisica ma tanti dettagli continueranno a sfuggirci fra i pensieri, come possiamo avvicinarci all’Universo? Ciascuno troverà la sua strada se è questo il suo interesse. Una possibilità fra le più affascinanti è l’astronomia.
Qualcuno ha in casa un telescopio e spulcia Internet per capire meglio come si osserva il cielo con questo strumento, altri magari vanno agli osservatori pubblici. A tutti propongo una guida d’eccezione come Margherita Hack con L’Universo nel terzo millennio. Di libri di astronomia ce n’è a bizzeffe, ma non posso perdere l’occasione per rendere omaggio a una grande scienziata italiana che ha dedicato la sua vita all’insegnamento dell’astronomia e alla divulgazione scientifica, ha lavorato in tantissimi osservatori sia in Europa sia negli Stati Uniti ed è stata a lungo membro di gruppi di lavoro dell’ESA e della NASA.
Margherita Hack ha messo la sua competenza e il suo tempo a disposizione delle persone comuni più di molti altri, non solo scrivendo libri ma anche curando riviste scientifiche e scrivendo articoli fortemente divulgativi. Difficile dimenticare i pezzi della sua rubrica “Pan di stelle” che uscivano su l’Unità e che hanno portato poi all’omonima raccolta libraria. Se volete conoscere questa grande donna con qualcosa di molto semplice questo è un ottimo inizio.

Se invece volete fare un passo avanti non potete perdervi L’Universo nel terzo millennio, un libro piacevole che – se non lo fate già – vi farà venire voglia di guardare il cielo attraverso un telescopio. L’autrice ne ha usati tanti e proprio per questo non parla per teorie ma per dati di fatto, raccontando l’evoluzione di questi strumenti e parlandovi di come i passi avanti della strumentazione abbiano permesso di ampliare la nostra conoscenza dell’Universo. Già, perché se adesso sogniamo esopianeti e galassie lontane è perché sono stati “avvistati” con i telescopi.
Il libro è anche una risposta indiretta a tutti quelli che chiedono perché spendere soldi nella costruzione di telescopi sempre più avanzati e costosi, e perché quelli a Terra tante volte non bastano più e bisogna portarli nello Spazio.
Il percorso parallelo che propone Margherita Hack è avvincente, perché dove ci sono telescopi più potenti ci sono grandi scoperte, e alla fine del libro si avrà un’idea più concreta, quasi tangibile, di cos’è una nebulosa, di come si formano le stelle e le galassie, di come muoiono e di quello che ci aspetta là fuori se un giorno riusciremo davvero a imbarcarci in missioni di esplorazione dello Spazio profondo.
Quella proposta da questo libro è una chiave di lettura diversa da quella puramente fisica (anche se le nozioni di fisica non mancano), e forse proprio per questo apre molte prospettive anche a chi è appassionato di quanti e di elettromagnetismo ma non si è mai immerso nei colori del cielo.
Margherita Hack scrive nell’introduzione: “Questo libro vuole accompagnare il lettore in un viaggio e in un’avventura nello spazio e nel tempo: dalle stelle a noi vicine alle più lontane galassie, dalla struttura complessa di oggi all’uniformità dell’Universo primordiale, fino alla sua possibile evoluzione“. Grazie per averci fatto da guida.