Blackout della rete Wind-Infostrada: accordo per i rimborsi
Ve lo ricordate il blackout della rete Wind-Infostrada del 13 giugno? I molti utenti dell'operatore mobile sicuramente sì. Dopo aver scoperto i motivi del grave disservizio è giunta una buona notizia, almeno per chi ha fatto reclamo formale entro il 16 luglio, ovvero entro la giornata di oggi.
Nel corso di un incontro a Roma che ha coinvolto l'operatore di telefonia, le associazioni di consumatori, l'Autorità per le garanzie, dopo circa due ore di discussione serrata si è arrivati alla quadra, con la decisione dell'operatore di offrire un risarcimento.
Il piano di rimborso per le ricaricabili prevede 1 GB di navigazione gratis per coloro che hanno attivo un piano dati più un bonus del 20% per tutte le ricariche effettuate nelle 48 ore seguenti all'attivazione con un valore massimo di 50 euro.
Il bonus sarà spendibile entro 30 giorni dalla data dell'attivazione e sarà speso con priorità rispetto al credito pagato. Per gli abbonati mobile e fisso ci sarà uno sconto nella prima fattura utile, entro 2 mesi, di 2,50 euro più 1 GB di navigazione gratis per le utenze business.
"Oltre 6700 utenti avevano già aderito alla petizione online di Altroconsumo per ottenere i rimborsi. Nel caso Wind non avesse fatto passi concreti per risarcire gli utenti Altroconsumo avrebbe proceduto con una class action contro l'operatore inadempiente", fa sapere l'associazione.
Secondo quanto riportato da Repubblica, a firma Alessandro Longo, "l'accordo ottenuto con Wind soddisfa alcune associazioni dei consumatori (tra cui Altroconsumo), ma non altre, che stanno quindi continuando a contrattare per rimborsi più elevati".
Il giornale ricorda inoltre che per avere diritto ai rimborsi straordinari è necessario fare reclamo direttamente all'operatore o attraverso i moduli messi a disposizione dalle associazioni consumatori. "La normativa obbliga gli operatori telefonici a dare agli utenti appena 2,50 euro per ogni giorno di disservizio. Questo rimborso viene concesso automaticamente agli utenti. Per provare a ottenere cifre più alte bisogna agire in giudizio contro l'operatore (nel caso in cui il blackout abbia provocato danni quantificabili)".