Boeing ha brevettato un drone anfibio, ossia un mezzo che può sia volare in cielo sia nuotare sott'acqua quando necessario. Potrebbe essere lanciato da una portaerei e si presta per spiare sottomarini o anche per effettuare consegne a questi ultimi.

Il funzionamento sulla carta è abbastanza semplice: è dotato di ali che gli permettono di volare come qualsiasi altro mezzo aereo, ma quanto entra in contatto con l'acqua parte delle ali e del sistema di stabilizzazione, e uno dei propulsori si staccano per ridurre il peso e per ottimizzare le proprietà idrodinamiche del drone. A questo proposito Boeing propone l'uso di bulloni esplosivi o di una colla idrosolubile.

È previsto poi un serbatoio di galleggiamento per controllare la profondità di navigazione, e le manovre subacquee sono possibili mediante una seconda serie di eliche. Una volta terminata la missione questo drone non può tornare a volare nel cielo, ma può emergere in superficie e comunicare i dati raccolti al centro di comando o ad altre postazioni.

Nel brevetto (depositato nel 2013 e concesso dallo US Patent and Trademark Office nel mese di aprile di quest'anno) Boeing descrive questo mezzo anfibio come "un veicolo adattabile sia per il volo sia per le immersioni".

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