Ricordate le memorie!

La risposta più semplice a ogni dibattito sulle memorie è semplice: basta comprare delle DDR2-800 (PC2-6400). Questo tipo di memoria è infatti supportato da tutti i processori socket AM2 e anche da molte schede madri LGA775. Tuttavia sono anche care e molte DDR2-800 richiedono agli utenti di configurare il BIOS della motherboard per raggiungere i corretti parametri di funzionamento.

Corsair e Nvidia hanno presentato una soluzione caratterizzata da valori SPD spinti; questi dispositivi sono brandizzati come Enhanced Performance Profiles (EPP) e SLI Memory. La tecnologia è aperta anche ad altri produttori e OCZ ha già annunciato i suoi prodotti.

Per quanto riguarda Intel, le DDR2-533 in dual-channel si abbinano esattamente in banda e frequenza con l’attuale FSB1066, mentre le DDR2-667 in dual-channel si accoppiano con la prossima generazione che vedrà un FSB a 1333 MHz. Numeri prestazionali leggermente migliori si possono spesso ottenere utilizzando una memoria più veloce, ma questo succede perchè si abbassano le latenze e i clici di funzionamento divengono più brevi.

Le memorie PC2-4300 sono abbastanza veloci per molti sistemi DDR2, le PC2-5300 forniscono un leggero guadagno prestazionale e le PC2-6400, sebbene si comportino bene, non sono completamente necessarie. Cosa dire invece di quei sistemi low-cost che utilizzano ancora le memorie "DDR" (alias DDR-1)? I prezzi delle memorie PC-3200 (DDR-400) sono così allineati a quelli delle PC2700 che non c’è motivo di scegliere quest’ultime, anche se il processore ha un bus che lavora a frequenza minore.

In termini di quantità di memoria, Tom’s Hardware Guide raccomanda un minimo di 512 MB per i sistemi Windows XP che svolgono un singolo task, 1 GB per i normali sistemi Windows XP e 2 GB per i sistemi Windows XP dalle prestazioni elevate. Con Windows Vista è meglio che pensiate direttamente a una configurazione da 2 GB.

Nota finale: acquistate moduli di marche affermate che vi assicurano una garanzia a vita e prevengono inaspettati problemi d’instabilità del sistema.