Nikon J1 – Sul campo
- Pagina 1 : Comparativa Mirrorless di Nikon, Olympus, Panasonic e Sony, senza specchio è meglio?
- Pagina 2 : Scheda tecnica
- Pagina 3 : Nikon J1 – Corpo macchina
- Pagina 4 : Nikon J1 – Sul campo
- Pagina 5 : Olympus E-PL3 – Corpo macchina
- Pagina 6 : Olympus E-PL3 – Sul campo
- Pagina 7 : Panasonic GX1 – Corpo macchina
- Pagina 8 : Panasonic GX1 – Sul campo
- Pagina 9 : Sony NEX-C3 – Corpo macchina
- Pagina 10 : Sony NEX-C3 – Sul campo
- Pagina 11 : Test – Colore
- Pagina 12 : Test MTF – Risoluzione
- Pagina 13 : Scatti in studio
- Pagina 14 : Scatti in studio – Modi colore
- Pagina 15 : Qualità d’immagine
- Pagina 16 : Conclusioni
Nikon J1 – Sul campo
Abbiamo parlato d’impostazione della fotocamera “apparentemente” tradizionale. In effetti basta guardare meglio la ghiera di selezione dei programmi per rendersi conto che la J1 è una fotocamera molto originale.
Solo 4 le posizioni ammesse: filmato, immagine fissa, selezione foto intelligente e istantanea in movimento. Le ultime due, su cui torneremo tra poco, sono modalità di scatto/ripresa peculiari di questo modello, completamente automatiche.
Nikon J1 – Clicca per ingrandire
Le modalità scene sono anch’esse automatiche, nel senso che non è possibile scegliere “spiaggia” piuttosto che “ritratto” o altro, ma bisogna affidarsi alla capacità di discernimento della J1; questa è comunque una scelta azzeccata a nostro avviso, sia perché le scene vengono usate in effetti molto di rado da chiunque, sia perché la scelta automatica è efficace. Meno convincente il fatto che per selezionare un programma creativo PASM è necessario passare dal menu. Fortuna che, tra le molte buone qualità del menu Nikon, una è quella di mantenere la posizione precedente, così cambiare programma richiede solo 2 clic, ma nel complesso l’impressione di massima è chiara: la J1 non è una macchina per chi ama lo scatto “costruito”, ma piuttosto per chi vuole ottenere facilmente una buona foto. Nell’equilibrio tra reflex e compatta, quindi questa J1 è decisamente più spostata verso le compatte.
Selezione foto intelligente opera in questo modo: alla pressione del pulsante di scatto a metà corsa, la J1 inizia a registrare foto in sequenza ad alta velocità (30 FPS) nella memoria buffer, e continua anche dopo lo scatto, per una frazione di secondo. Alla pressione completa del pulsante, la fotocamera elegge la foto catturata a punto di riferimento e la confronta con 20 immagini presenti in memoria, dopodiché propone le migliori 5 in base a parametri come esposizione e mosso. Adatta soprattutto a soggetti in movimento, la selezione foto intelligente fa un buon lavoro nel discriminare le immagini sfocate e/o in movimento, cosa a nostro avviso già sufficiente a farne un “must” per il fotografo occasionale; il fotografo, per essere chiari, che scatta in vacanza e al compleanno del figlio e vuole catturare il momento in cui questo soffia sulle candeline. A 30 FPS, le 20 immagini coprono però un lasso temporale di 2/3″, quindi risultano spesso troppo simili tra loro.
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La modalità istantanea in movimento fa qualcosa di concettualmente simile, ma invece delle 5 foto registra un breve filmato, riproposto poi in slow-motion 2,5x, con tanto di dissolvenza finale che termina con la foto “still” e sottofondo musicale (a scelta tra 4). Che dire, è un bel gioco, che siamo certi molti ameranno ma di cui ci si può anche stancare in fretta.
Scattare con la J1 è molto appagante, per l’ottima risposta complessiva della fotocamera, l’elevata ergonomia e l’efficacia dei comandi e delle funzioni elettroniche. L’autofocus in condizioni di alte luci – quando cioè interviene il rilevamento di fase – è una favola, in condizioni di basse luci ci è capitato di osservare qualche “mancato aggancio” di troppo, ma nel complesso le prestazioni rimangono superiori alla media.
Manca una ghiera per la regolazione manuale della messa a fuoco, il che non fa che confermare la vocazione consumer della J1. Parlando di consumer, però, dobbiamo segnalare la mancanza di una funzione molto di moda come la sweep panorama e la relativa pochezza di “effetti speciali” Picture control (standard, neutro, saturo, b/n, ritratto e paesaggio).
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Il flash incorporato non è potentissimo, al pari delle concorrenti (NG 5). Purtroppo la J1 non supporta flash esterni a contatto caldo, però è sempre possibile usare il flash integrato come lampo di comando per flash esterni wireless.
In definitiva la Nikon J1 si usa con molto piacere se la si considera per ciò che è realmente, cioè una compatta evoluta. Qualora le si richieda un’usabilità da reflex, mostra diversi limiti. Probabilmente questa è stata una precisa scelta da parte di Nikon, che non ha voluto rischiare di cannibalizzare, con la J1, le sue reflex entry-level.
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- Pagina 5 : Olympus E-PL3 – Corpo macchina
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- Pagina 7 : Panasonic GX1 – Corpo macchina
- Pagina 8 : Panasonic GX1 – Sul campo
- Pagina 9 : Sony NEX-C3 – Corpo macchina
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- Pagina 11 : Test – Colore
- Pagina 12 : Test MTF – Risoluzione
- Pagina 13 : Scatti in studio
- Pagina 14 : Scatti in studio – Modi colore
- Pagina 15 : Qualità d’immagine
- Pagina 16 : Conclusioni
Indice
- 1 . Comparativa Mirrorless di Nikon, Olympus, Panasonic e Sony, senza specchio è meglio?
- 2 . Scheda tecnica
- 3 . Nikon J1 – Corpo macchina
- 4 . Nikon J1 – Sul campo
- 5 . Olympus E-PL3 – Corpo macchina
- 6 . Olympus E-PL3 – Sul campo
- 7 . Panasonic GX1 – Corpo macchina
- 8 . Panasonic GX1 – Sul campo
- 9 . Sony NEX-C3 – Corpo macchina
- 10 . Sony NEX-C3 – Sul campo
- 11 . Test – Colore
- 12 . Test MTF – Risoluzione
- 13 . Scatti in studio
- 14 . Scatti in studio – Modi colore
- 15 . Qualità d’immagine
- 16 . Conclusioni