Canon PowerShot D20 – sul campo
- Pagina 1 : Compatte subacquee di Canon, Fujifilm, Nikon, Olympus in test – Parte 1
- Pagina 2 : Scheda tecnica
- Pagina 3 : Canon PowerShot D20
- Pagina 4 : Canon PowerShot D20 – sul campo
- Pagina 5 : Fujifilm Finepix XP 150
- Pagina 6 : Fujifilm Finepix XP 150 – sul campo
- Pagina 7 : Nikon Coolpix AW100
- Pagina 8 : Nikon Coolpix AW100 – sul campo
- Pagina 9 : Olympus Tough TG-810
- Pagina 10 : Olympus Tough TG-810 – sul campo
- Pagina 11 : Test – risoluzione
- Pagina 12 : Test – colore
- Pagina 13 : Test – still life
- Pagina 14 : Conclusioni – prima parte
Utilizzo
Piuttosto comoda da impugnare nonostante manchi una vera e propria impugnatura, la D20 risulta, insieme alla Fujifilm XP 150, la fotocamera più adatta all'uso subacqueo grazie ai pulsanti ben spaziati e di generose dimensioni.
Può sfuggire di mano a causa della forma arrotondata, ma a questo sopperisce il classico laccio da polso con funzione di aggancio/sgancio rapido. Piuttosto buona la reattività, grazie a una messa a fuoco ragionevolmente veloce e precisa, a un ritardo di scatto contenuto e alla buona velocità di movimento dello zoom. Alla pari delle migliori compatte tradizionali.
Qualità fotografica
L'ottica della D20 è tra le più nitide di questo test. Unita al sensore, le consente di ottenere punteggi nei test MTF confrontabili con quelli di compatte di fascia alta, a ulteriore conferma che la fotocamera rugged non rappresenta più una penalizzazione rispetto alla compatta tradizionale. Peraltro, si osserva una caduta di nitidezza ai bordi molto contenuta, così come ridotta è l'aberrazione cromatica in tutti i punti del campo inquadrato. Insomma: un'ottima ottica da compatta, ben assistita da un'elettronica equilibrata.
La fedeltà cromatica si dimostra essere superiore alla media, senza particolari ed evidenti errori nella riproduzione di particolari tonalità né sovra-saturazione eccessiva (siamo nell'intorno del 110% a 100 ISO). Anche per questo, le immagini appaiono convincenti e piacevoli.
Per quanto riguarda il comportamento ad alti ISO, possiamo dire che il rumore cromatico inizia ad essere chiaramente avvertibile a 1600 ISO, rimanendo comunque sotto controllo. Il vero degrado arriva solo a 3200 ISO, sensibilità alla quale la grana rimane non cresce eccessivamente ma grazie al pesante intervento dei filtri di denoise che rendono l'immagine molto "morbida".
La componente di luminanza del rumore interviene con maggiore anticipo. Già a 800 ISO è molto evidente e questo comporta una certa perdita di dettaglio a partire da questa sensibilità. A 1600 ISO l'immagine perde incisività e dettaglio, mantenendosi comunque su uno standard sopra la media delle compatte entry-level tradizionali.
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- Pagina 2 : Scheda tecnica
- Pagina 3 : Canon PowerShot D20
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- Pagina 5 : Fujifilm Finepix XP 150
- Pagina 6 : Fujifilm Finepix XP 150 – sul campo
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- Pagina 9 : Olympus Tough TG-810
- Pagina 10 : Olympus Tough TG-810 – sul campo
- Pagina 11 : Test – risoluzione
- Pagina 12 : Test – colore
- Pagina 13 : Test – still life
- Pagina 14 : Conclusioni – prima parte
Indice
- 1 . Compatte subacquee di Canon, Fujifilm, Nikon, Olympus in test – Parte 1
- 2 . Scheda tecnica
- 3 . Canon PowerShot D20
- 4 . Canon PowerShot D20 – sul campo
- 5 . Fujifilm Finepix XP 150
- 6 . Fujifilm Finepix XP 150 – sul campo
- 7 . Nikon Coolpix AW100
- 8 . Nikon Coolpix AW100 – sul campo
- 9 . Olympus Tough TG-810
- 10 . Olympus Tough TG-810 – sul campo
- 11 . Test – risoluzione
- 12 . Test – colore
- 13 . Test – still life
- 14 . Conclusioni – prima parte