La ruota anteriore sinistra del rover Curiosity è talmente danneggiata che mancano addirittura dei pezzi. Gli ingegneri della NASA stanno studiando delle soluzioni per ridurre l’usura delle ruote, ormai segnate da un numero sempre più crescente di ammaccature e forature.

Negli ultimi mesi è stata intensificata la frequenza con cui viene controllata la condizione delle ruote, ma per avere un quadro più accurato i tecnici stanno pensando di fargli modificare il percorso scegliendo passaggi sabbiosi a discapito di quelli rocciosi. A questo proposito il project manager Jim Erickson del Jet Propulsion Laboratory della NASA ha confermato a Space.com che sta valutando con i colleghi l’ipotesi di fargli scalare una duna di sabbia abbastanza alta da poter avere un’ampia visibilità sull’area circostante, così da validare visivamente quello che sembra possibile osservando le immagini satellitari.

Curiosity

Ricordiamo che Curiosity sta esplorando l’area ai piedi del Monte Sharp, ritenuto un sito critico per le potenziali scoperte scientifiche che si potrebbero fare. “La decisione non è ancora stata presa – spiega Erickson – ma sarebbe prudente fare un controllo. Daremo una sbirciatina dalla duna alla valle immediatamente ad ovest per vedere se il terreno sembra buono come l’analisi delle immagini orbitali scattate dal Mars Reconnaissance Orbiter lascerebbe intendere”.

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L’altra mossa al vaglio degli esperti è quella di diminuire l’usura delle ruote con altri stratagemmi, fra cui non è da escludere la marcia all’indietro o l’impiego di 4 ruote per volta al posto di tutte e sei, per prevenire le forature che si verificano quando le ruote posteriori di Curiosity spingono quelle anteriori e centrali contro le rocce taglienti.

Curiosity finora ha percorso 4,89 chilometri da quando è arrivato su Marte, ben pochi rispetto al record di 38,7 chilometri di cui è titolare l’altro rover della NASA, Opportunity, fra gennaio 2004 e oggi. Facciamo il tifo per il simpatico rover.