420 milioni di dispositivi dotati di e-SIM e spediti ogni anno entro il 2022. Il dato emerge da un nuovo report realizzato da ABI Research, azienda specializzata nelle indagini di mercato, secondo la quale l'adozione di questa nuova tipologia di scheda SIM negli iPhone Xs, Xs Max e Xr di Apple ne accelererà la diffusione.

I primi prodotti dotati di e-SIM risalgono ormai a qualche anno fa. L'azienda di Cupertino ha introdotto questo standard negli iPad Pro e in Apple Watch, ma anche Google e Samsung hanno puntato sulle schede elettroniche in dispositivi come il Gear S2 (uno smartwatch) e il Pixel 2 (uno smartphone).

Questa volta però la questione è differente. Gli iPhone infatti possono contare su una base d'utenza potenzialmente enorme. Ecco perchè, secondo ABI Research, i nuovi Xs, Xs Max e Xr potrebbero contribuire concretamente alla diffusione dello standard e-SIM, tanto da spingere anche le varie aziende concorrenti (Huawei, Samsung, LG etc.) a implementarlo nei propri smartphone.

Leggi anche: Dual-SIM iPhone XS inutilizzabile in Italia, per ora

Certo, un ruolo fondamentale sarà inevitabilmente ricoperto dagli operatori telefonici. Questi, come abbiamo avuto modo di raccontarvi qui su Tom's, potrebbero vedere nella e-SIM una sorta di minaccia a una parte del proprio business. Del resto, le SIM elettroniche rivoluzioneranno il concetto di portabilità e attivazione di un numero telefonico.

I primi dati concreti saranno a disposizione probabilmente tra 12 mesi, quando il ciclo di vendita di Xs, Xs Max e Xr consentirà di verificare il dato di attivazione delle e-SIM legate agli smartphone Apple. Presumibilmente, come spesso accade, saranno gli Stati Uniti a trainare questa rivoluzione, considerando gli accordi già siglati con diversi operatori telefonici. Insomma, le SIM tradizionali potrebbero avviarsi verso la pensione nei prossimi anni.

---