Le folle come le sfere di cristallo
- Pagina 1 : Emerging Technology 08: il domani, oggi
- Pagina 2 : O’Reilly parla della O’Reilly ETech
- Pagina 3 : La memoria degli elefanti
- Pagina 4 : Le folle come le sfere di cristallo
- Pagina 5 : Il telefono del futuro, Android nel cuore?
- Pagina 6 : La stella nera di Sun
- Pagina 7 : Approccio alla sicurezza, l’esempio dei casinò
- Pagina 8 : A portata di dita
- Pagina 9 : Onde cerebrali, Robots and tecnologie verdi
- Pagina 10 : La tecnologia dentro l’essere umano
Le folle come le sfere di cristallo
I grandi gruppi, le folle, sono una cosa piuttosto curiosa. Spesso si comportano come ci si aspetta, ma ciò non toglie che studiarle può aiutare a risolvere numerosi problemi. Google ha un gruppo, una folla, di ingegneri che predicono il futuro, in un gioco, piuttosto serio, che si svolge all’interno della loro intranet. Funziona come una compravendita di domande e risposte, mentre i risultati aiutano i dirigenti a prendere le loro decisioni. A quanto pare se fate la stessa domanda a moltissime persone, le risposte indicheranno da sole quella giusta, "radunandosi" attorno ad essa. Se fate della domanda una scommessa le risposte diventano ancora più accurate. Google rivolge ai propri lavoratori domande di ogni tipo: da quelle serie come "quando Google Mail uscirà dalla fase beta?" ad alcune più frivole, usate per calibrare le risposte. Oltre a rappresentare un aiuto nel processo decisionale, le risposte, e le dinamiche soggiacenti hanno permesso di rivelare la rete sociale interna a Google, e come le relazioni tra le persone influenzino la comunicazione interna.
Google sfrutta anche la grandissima folla d’utenti che si usano il servizio di ricerca, per migliorare se stesso, come motore di ricerca. Le persone tendono ad usare parole simili nelle loro ricerche, facilitando il lavoro d’organizzazione e categorizzazione. La rete, infatti, è grande anche per Google, che perde il 99% dei campioni, ma il restante 1% è sufficiente per dare risposte soddisfacenti. I servizi di traduzione elettronici sfruttano gli stessi principi: testi paralleli, come racconti o descrizioni di hotel servono da campione, per tentare di capire come funziona il linguaggio. Si tratta di un approccio che richiede un enorme quantitativo di dati, ma una volta fatto il primo passo funziona molto bene, anche se Google formalmente né da solo una dimostrazione teorica. L’idea di tradurre sfruttando la probabilità si deve alla IBM, che però non aveva abbastanza dati su cui lavorare. Google aveva i dati, ma decisero che le cose avrebbero funzionato meglio cambiando le formule, rispetto alle teorie matematiche.
Anche il professor Paul Torrens dell’Università dell’Arizona crede che le folle siano importanti. Ha usato un modello computerizzato per mostrare come rispondono i grandi gruppi, e per prevedere il loro comportamento in situazioni specifiche. Una parte del suo lavoro si applica alla costruzione e all’urbanistica, nel campo della sicurezza, in particolare per costruire evitando colli di bottiglia, che provocherebbero incidenti, anche gravi, in caso d’emergenza. Ha anche lavorato alla creazione di modelli per determinare come le manifestazioni diventano eventi violenti, nel tentativo di progettare città nelle quali sia più sicuro organizzare eventi con grandi folle, prevenendo le azioni di piccoli gruppi violenti. Lo stesso approccio si può applicare alla scienza forense, che usa i dati telefonici per calcolare come si spostano le persone, e se azioni apparentemente indipendenti sono in realtà collegate.
Nathan Eagle, ricercatore e borsista del MIT, segue le dinamiche delle folle tenendo traccia solo di alcuni individui, tramite il telefono cellulare. Ha messo insieme più di 400000 ore di dati in un anno. È emerso che alcune persone hanno preso delle abitudini, mentre altre agiscono in modo apparentemente casuale. Gli stessi tipi di dati spiegano le reti sociali, così come i ritmi che soggiacciono agli atteggiamenti delle grandi organizzazioni. È anche possibile inferire dati demografici con una precisione del 90%.
Le informazioni personali potrebbero dare vita ad un diario molto preciso di come viviamo, che potrebbe spiegare molte cose su come gestiamo la nostra vita: quanto dormi? Che cosa hai fatto sabato scorso dopo mezzanotte? Quanto tempo hai passato al volante? Queste informazioni, una volta esplicitate, potrebbero anche cambiare il modo in cui affrontiamo la vita quotidiana.
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- Pagina 6 : La stella nera di Sun
- Pagina 7 : Approccio alla sicurezza, l’esempio dei casinò
- Pagina 8 : A portata di dita
- Pagina 9 : Onde cerebrali, Robots and tecnologie verdi
- Pagina 10 : La tecnologia dentro l’essere umano
Indice
- 1 . Emerging Technology 08: il domani, oggi
- 2 . O’Reilly parla della O’Reilly ETech
- 3 . La memoria degli elefanti
- 4 . Le folle come le sfere di cristallo
- 5 . Il telefono del futuro, Android nel cuore?
- 6 . La stella nera di Sun
- 7 . Approccio alla sicurezza, l’esempio dei casinò
- 8 . A portata di dita
- 9 . Onde cerebrali, Robots and tecnologie verdi
- 10 . La tecnologia dentro l’essere umano