Otto milioni di italiani fanno acquisti online, spendendo circa 6,5 miliardi di euro. Questi, in sostanza, sono i dati emersi da una ricerca condotta dalla School of Management del Politecnico di Milano in associazione con il consorzio Netcomm per il Commercio Elettronico italiano, relativi al 2010.

Nel 2010 otto milioni di italiani hanno fatto acquisti via Internet

Roberto Liscia, presidente di NetComm, ha commentato questi dati dichiarando che “Rileviamo costantemente nelle nostre ricerche sul commercio elettronico che, come in un vecchio adagio pubblicitario, chi lo conosce lo ama e chi non lo conosce lo evita. Per fortuna coloro che acquistano online hanno un livello di soddisfazione talmente elevato che continuano a farlo sempre di più e man mano riescono a contagiare altri in un mondo che è sempre più collegato e connesso. Il settore a fine 2010 ha raggiunto, secondo l’osservatorio che conduciamo con il Politecnico di Milano, i 6,5 miliardi di euro con una crescita del 15% e gli acquirenti online in Italia sono oggi 8 milioni, spinti certamente anche da fenomeni sociali come Facebook, Twitter e tutti i siti in cui le persone entrano alla ricerca di relazione, informazione e svago e poi acquisiscono una dimestichezza tale da superare il divario tecnologico e quindi anche la sfiducia nel mezzo”.

Sicuramente la maggiore confidenza che gli utenti hanno acquisito con il pianeta Internet, grazie anche alla diffusione capillare dei social media, ha aiutato l’e-commerce a decollare dissipando la diffidenza che negli anni passati aveva frenato le vendite telematiche (Italia, i contenuti online a pagamento attirano).

D’altra parte c’è da aggiungere che su Internet si trova una varietà più ampia di prodotti rispetto ai canali tradizionali di vendita, senza faticare peregrinando da un negozio all’altro, e con prezzi più convenienti. In un momento di difficoltà economica come quello che stanno attraversando molti italiani, questi vantaggi diventano una spinta rilevante verso lo shopping online (PayPal ti rimborsa se non arriva la merce).