Google Drive, il nuovo servizio di file hosting che vuole sfidare Dropbox, è prossimo all’inaugurazione. La conferma (ufficiosa) giunge dal Wall Street Journal: in un recente colloquio con un insider ha scoperto tutti i dettagli più succulenti dell’ultima novità cloud del colosso statunitense.

Drive, a quanto pare, consentirà di archiviare foto, documenti e video sui server di Google tramite qualsiasi tipo di dispositivo in grado di connettersi al Web. Per altro sarà possibile, sulla falsariga di Dropbox, condividere con amici o conoscenti qualsiasi tipo di file.

Ad esempio per spedire a un amico un filmato realizzato con il proprio smartphone sarà sufficiente usare l’applicazione mobile. Basterà trasferire il pacchetto su Drive e poi spedire via mail il link correlato.

Google Drive, vecchia interfaccia – clicca per ingrandire

Google Drive sarà presentato nelle prossime settimane, forse mesi; in ogni caso si tratterà di un servizio gratuito sia per i consumatori che per le aziende. Verrà richiesto il pagamento di un abbonamento solo se si richiederà uno spazio di archiviazione più grande. Le gole profonde sostengono che comunque le tariffe saranno inferiori a quelle applicate da Dropbox: 10/20 dollari al mese per 50/100 GB.

Il progetto Drive comunque non ̬ nuovo per i laboratori di Mountain View: nel 2007 sembrava che un servizio analogo, chiamato G Drive, dovesse sbarcare sul mercato e diventare punto di riferimento assoluto del settore. Poi per qualche oscuro motivo lo stesso Larry Page decise di congelare tutto. Oggi Google Drive si trova a confrontarsi con Dropbox, forte dei suoi 45 milioni di utenti, Microsoft SkyDrive e Apple iCloud Рche comunque rimane limitato ai soli iPhone, iPad, iPod Touch, Mac e PC.

Google Drive, nuova presunta interfaccia – Clicca per ingrandire

Secondo le stime di Gartner i servizi di backup online nel 2011 hanno generato un business mondiale di 830 milioni di dollari; nel 2012 il valore complessivo dovrebbe crescere del 47% superando gli 1,2 miliardi di euro.

Attendiamo con ansia il rilascio del servizio e ovviamente il primo pensiero non può che andare alla recente ondata persecutoria che sta investendo i servizi di file hosting – si pensi ad esempio a Megaupload e Filesonic.

Google Drive consentirà l’indicizzazione dei propri file? Quale atteggiamento avrà Google nei confronti dei detentori dei diritti di copyright? Lo scambio di film, musica e libri sarà un problema? Magari nel 2007 GDrive finì nel cassetto proprio per questi motivi.