Google Maps manda i concorrenti all’estinzione
Bottin, piccola azienda francese che si occupa di cartografia online, ha denunciato Google per concorrenza sleale. Per il presidente dell'azienda, Michel Mani, il colosso di Mountain View "gioca sporco", offrendo gratis Google Maps.
In effetti per Bottin, e tutte le aziende che offrono servizi simili a quelli di Google, l'offerta gratuita è una strada impraticabile. Mani chiama Google un "predatore" che punta solo a liberarsi della concorrenza.
Non solo gratuità, Google ci mette anche servizi difficili da riprodurre, come Street View.
A oggi Google Maps, inoltre, non ospita nemmeno annunci pubblicitari, linfa vitale di Google, che erano invece attesi per la fine del 2007, fine del "periodo di prova" del servizio. Secondo Mani, Google sta aspettando di far fuori tutti gli altri, per tenersi l'intera torta pubblicitaria. Per compensare i danni subiti, la Bottin chiede 500.000 euro.
In effetti Google è spesso al centro di questioni simili, e non c'è da stupirsi se alcuni parlano di "farsi comprare da Google" come modello di business, una cosa di per sé già abbastanza assurda.
Per chi avesse la malauguratamente intenzione di competere con Google, la situazione è esattamente quella in cui si trova la Bottin: concorrenza irraggiungibile da un lato, e impossibilità di guadagnare visibilità dall'altro. La conseguenza? Se non ti compra Google, chiudi baracca e burattini. La scelta di Mani, quindi, sembra l'ultima spiaggia, se non altro per uscire di scena con qualcosa in tasca.
La prima udienza è fissata per il prossimo 16 ottobre.
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