Google non collabora con la Procura di Milano
Google è accusata di ostacolare le indagini della Procura di Milano. Il caso riguarda quell'ignobile episodio di vessazione, nei confronti di un ragazzo down, attuato e filmato da quattro studenti torinesi. La condivisione della clip su Google Video aveva attivato in primavera la Procura di Milano, ma a quanto pare la richiesta di fornire tutte le tracce telematiche dell'accaduto non è stata esaudita.
Google ha ribadito in una lettera spedita all'ufficio incaricato che "si assume la responsabilità di subordinazione alla propria discrezione la comunicazione dei dati richiesti dall'autorità giudiziaria". La questione di fondo è non solo legata alla stringente policy del colosso statunitense, ma anche al fatto che i dati degli account gmail vengono conservati solo per 30 giorni – contro i 12 mesi previsti dalla normativa italiana e europea.
Insomma, per la Giustizia, Google "dovrebbe essere soggetta alla normativa italiana, visto che rivolge i propri servizi (anche) verso cittadini italiani e comunitari". Il dibattito sulle competenze giudiziarie online, però, è ancora aperto: bastano i servizi sul territorio, o è obbligatoria anche la presenza dei server fisici?
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