Hawking e Musk hanno torto sull’IA, parola di Torvalds
Stephen Hawking, Elon Musk, Bill Gates e almeno altri 150 scienziati stanno leggendo troppi libri scadenti di fantascienza. Parola di Linus Torvalds, l'irascibile creatore di Linux. In linea con il suo stile entra a gamba tesa su una questione fra le più delicate e dibattute degli ultimi anni: i pericoli dell'Intelligenza Artificiale, e prende una posizione in netta controtendenza.
L'occasione galeotta è stata una sessione di domande e risposte con i membri della comunità di Slashdot, durante la quale Torvalds ha spiegato che non capisce la paura che ha la gente dell'Intelligenza Artificiale.
Secondo lui quello che probabilmente accadrà è che non ci sarà nulla di potenzialmente super distruttivo come Skynet. Piuttosto avremo una serie di "IA mirate" che fanno cose come il riconoscimento vocale, la traduzione, il riconoscimento di forme e "roba del genere". In sostanza, versioni avanzate di applicazioni come Google Now e Siri. Non si arriverà mai ad avere forme di IA capaci di eguagliare l'intelligenza umana. Insomma Torvalds non riesce a immaginarsi "una crisi esistenziale perché la lavastoviglie sta iniziando a discutere di Sartre con voi".
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Per quanto riguarda la possibilità di assistere a un'esplosione di intelligenza dei computer, secondo Torvalds è un'evenienza fantascientifica, e di un genere Sci-Fi nemmeno molto buono a suo parere. Ovviamente non si è risparmiato la trollata finale. A proposito della crescita esponenziale e senza fine delle IA risponde con una domanda retorica: "che farmaci prendono quelle persone? Davvero".
Di Linus Torvalds ce n'è uno solo, inconfondibile. D'altro canto non dimentichiamo la caratura dei personaggi in ballo, in primis Stephen Hawking, quindi trattiamo con il dovuto rispetto tutte le opinioni che sono intervenute e interverranno nel dibattito sulla IA, almeno fino a quando – forse fra molti anni, forse mai – non si sarà definitivamente sciolto ogni dubbio.
