Intel ricorre contro la multa antitrust da 1,06 miliardi
Intel ha deciso come ci si attendeva di fare ricorso contro la storica sentenza antitrust dell’Unione Europea. Com’è risaputo nel 2009 il colosso statunitense è stato multato (1,06 miliardi di euro) per pratiche anticoncorrenziali illegali e abuso di posizione dominante ai danni di AMD.
“Per tutto il periodo ottobre 2002-2007 Intel ha avuto una posizione dominante nel mercato mondiale delle CPU (microprocessori) x86, per almeno il 70% (circa 4,62 miliardi di euro ndr.) della quota di mercato”, si leggeva nel vecchio comunicato UE. “La Commissione ha ritenuto che Intel abbia fatto ricorso a due specifiche forme di pratiche illegali. Primo, Intel ha dato sconti integralmente o parzialmente occulti a fabbricanti di computer a condizione che le acquistassero la totalità o la quasi totalità dei processori x86 di cui avevano bisogno”.
Miliardi di euro!
In secondo luogo “Intel ha effettuato pagamenti diretti in favore di un grande distributore (Media Saturn Holding, proprietario della catena MediaMarkt – in Italia MediaWorld ndr.) a condizione che questo vendesse esclusivamente computer dotati di processori x86 [Intel]. Questi sconti e pagamenti hanno effettivamente impedito ai clienti, e, quindi, ai consumatori, di rivolgersi a prodotti alternativi”.
Intel potrà tentare di sostenere nuovamente la sua linea di difesa dal 3 al 6 luglio di fronte alla Corte Generale Europea. Il regolamento consente un’udienza pubblica in cui i giudici possono rivolgere quesiti ai rappresentanti delle parti. Dopodiché i magistrati deliberano sulla base del progetto di sentenza predisposto dal giudice relatore.
Intel è convinta che la multa sia stata sproporzionata: nel 2008 praticamente rappresentava il 4,15% del suo fatturato. In verità il Codice antitrust europeo prevede sanzioni massime del 10% del fatturato. Non meno importanti i presunti vizi procedurali, per altro già riconosciuti dal Mediatore europeo (European Ombudsman).
Difficile in ogni caso dimenticare le parole dell’allora commissario alla Concorrenza Neelie Kroes. “Intel ha danneggiato milioni di consumatori europei agendo deliberatamente per tenere i concorrenti fuori dal mercato dei processori da computer per molti anni. Un’infrazione così grave e così sostenuta nel tempo delle regole antitrust Ue non può essere tollerata”.