Internet in hotel, in Italia è un lusso
Gian Antonio Stella, a pagina 43 del Corriere della Sera di oggi, fa le pulci al sistema turistico italiano, perché in gran parte delle strutture ricettive, dalla pensione all'hotel di lusso, la connessione a Internet "si paga a parte". Le anomalie del mercato italiano guadagnano, quindi, ancora una volta gli onori della cronaca.
Si tratta di una "piccola e schifosetta rapina", afferma Stella, che gli operatori turistici italiani pretendono dai clienti che vogliono solamente controllare la posta, o dare un'occhiata alle bellezze del posto prima di un'uscita.
Curioso, e triste, che non si parli mai di questi aspetti. Con una mano si coprono le cattive abitudini e le macchie, e con l'altra s'inventano slogan, loghi e siti per promuovere il turismo italiano. Fino a 25 euro per avere una connessione disponibile 24 ore al giorno, un balzello che i turisti stranieri guardano con occhi strabuzzati.
Ricezione calorosa, ma se poi ti penti? Clicca per ingrandire.
Forse gli albergatori italiani, valga come scusante, non hanno ancora capito le potenzialità della rete: in Europa, mediamente, il 34% delle prenotazioni viene effettuato online, ma da noi solo il 24%. Ciò non toglie che certe cose sembrano davvero eredità vetuste dei tempi che furono.
Sì, perché chiedere un supplemento per la connessione, fa notare Stella, è un po' come chiederlo per l'acqua calda: roba d'altri tempi, così come le tariffe, generalmente più alte in Italia che altrove, come fa notare Pino Bruno.
Se qualcuno si domanda perché il turismo italiano continua a perdere colpi, potrebbe cominciare da qui a cercare la risposta, e non nel logo recentemente presentato dal Governo, o nel rilancio di Italia.it.
Ringraziamo Pino Bruno per la collaborazione.
News correlate
Italia.it pronto per luglio, colpo di scena
Magic Italy non piace a (quasi) nessuno
Italia.it diventa Magic, ritenta il turismo online
Michela Vittoria Brambilla rilancia Italia.it