L’Italia colleziona maglie nere online: vanta il maggior numero di connessioni lente in Europa ed è ancora al primo posto come fonte di traffico legato agli attacchi da reti mobili. La conferma giunge dall’ultimo rapporto Akamai sullo Stato di Internet relativo al quarto trimestre 2011. L’indagine si basa sulle informazioni raccolte dalla Akamai Intelligent Platform, che gestisce fino al 30% del traffico web globale.

Ebbene, se i Paesi Bassi risultano essere la nazione europea più veloce, con una media di 8,2 Mbps, l’Italia si attesta sui 3,9 Mbps. In pratica più lenta quasi del 4% rispetto al trimestre precedente, ma tutto sommato più veloce del 12% rispetto allo stesso periodo lo scorso anno, con un picco di velocità di connessione di 16 Mbps.

Attacchi reti mobili – Clicca per ingrandire

Tra le nazioni che più di altre si sono velocizzate, troviamo Irlanda (+39% rispetto allo scorso anno e oggi connessa alla velocità di 6.8 Mbps), Svizzera (+29%, oggi 7.3 Mbps) e Austria (+28%, oggi 5.2 Mbps). Solo tre Paesi sono cresciuti meno del 10% rispetto al 2010: Danimarca (+7.4%), Svezia (+9.4%) e Francia (+5.1%).

Per quanto riguarda l’ambito mobile è un operatore mobile tedesco ad offrire la velocità media di connessione maggiore (5.2 Mbps), l’unico, tra i 100 provider analizzati, a garantire una velocità di connessione media in termini di high broadband. Altri 27 provider hanno fornito una velocità di connessione nell’ordine della broadband (oltre i 2 Mbps), e 48 al di sopra di 1 Mbps.

Velocità connessione – Clicca per ingrandire

“In Italia esiste un divario di circa 1,8 Mbps tra il provider che offre la velocità di connessione mobile media maggiore (3,2 Mbps) e quello che offre la velocità media minore (1,4 Mbps). Le velocità di connessione massime offerte dagli operatori italiani vanno dai 9,9 Mbps ai 17,42 Mbps”, sottolinea il documento ufficiale.

Connessioni Narrowband – Clicca per ingrandire

“Così come lo scorso trimestre, l’Italia mantiene l’infelice primato di prima fonte al mondo di traffico legato agli attacchi da reti mobili: il nostro Paese è infatti responsabile del 24% del traffico osservato da Akamai (comunque diminuito rispetto al trimestre precedente, attestato al 31%)”.
Infine siamo primi in Europa (insieme a Irlanda e Slovacchia) per quanto riguarda il numero di connessioni lente: lo 0,7% degli italiani ancora si connette tramite narrowband (velocità inferiore a 256 kbps), percentuale comunque diminuita del 7,9% rispetto al trimestre precedente e del 30% rispetto allo scorso anno, il che lascia ben sperare.