L'Italia è considerato uno dei paesi più avanzati nel broadband mondiale, grazie ad un piccolo escamotage. Il Broadband World Forum che ciclicamente pubblica le classifiche sulla diffusione della banda larga ha premiato l'Italia con la posizione numero otto della Top Ten. La verità, però, è che il rapporto redatto da Point Topic valuta il numero di abbonamenti e non le reali prestazioni.

Broadband World Forum, la classifica

Insomma, seguiamo Cina, Stati Uniti, Giappone, Germania, Francia, Regno Unito e Corea del Sud semplicemente perché abbiamo tanti abbonamenti ADSL attivati – circa 12,855 milioni. Vengono definite dagli operatori italiani come soluzioni a "banda larga", ma grazie al rapporto Caio sabbiamo bene che almeno il 9% della base utenti – quindi circa 1,1 milioni – dispone di una banda minima inferiore a 1 Mbit/s.

La buona notizia è che il crescente successo dell'IPTV potrebbe obbligare gli ISP a rivedere le politiche di investimento. L'Europa, con 13,631 abbonati, ha registrato una crescita del settore pari al 51%. È evidente, infatti che pacchetti ADSL a basse prestazioni non potranno mai essere in grado di supportare il broadcasting online.

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