Il diavoletto di Maxwell. La Fisica a misura di mamma (vi ringrazierà)

Il diavoletto di Maxwell. La fisica nascosta nella vita quotidiana
- Genere
- Fisica
- Formato
- Copertina flessibile
- Autore
- Partha Ghose, Dipankar Home
- Editore
- Dedalo
- Collana
- Nuova biblioteca Dedalo
A quasi un anno dall’inizio di questa rubrica sono giunta alla conclusione che la Fisica è una disciplina democratica. Leggo e racconto parti dei libri che sfoglio a tutte le persone che ho intorno, di ogni età e grado d’istruzione, e ho capito che tutti li possono comprendere. Basta spiegare i concetti nel modo giusto.
Per questo, quando ho iniziato a leggere “Il diavoletto di Maxwell. La fisica nascosta nella vita quotidiana“, mi è venuta l’idea di fare un esperimento. L’ho dato da leggere alla mia mamma, una signora di mezza età a digiuno di Fisica, che – pur timorosa – ha accettato la sfida.
A leggerlo la mamma ci ha messo dieci giorni, e intanto mi ha chiamato spesso per chiosare il libro: “ma lo sai che quando friggo non è l’olio che frigge?”, oppure “sai che ho capito perché il cucchiaino di metallo non fa rompere la tazzina? L’ho sempre fatto ma non sapevo perché” e via dicendo. Una sfilza di scoperte che hanno portato questa lettrice per me “speciale” a continuare a leggere un capitolo dopo l’altro con curiosità, fino alla fine.
Ok, questo non è un testo per lettori avanzati: parla dei fenomeni fisici che si verificano in casa nostra ogni giorno, e Partha Ghose li presenta in modo molto semplice, con immagini e testi brevi e il più possibile didascalici. A un esperto può sembrare un approccio superficiale, ma il mio scopo era dimostrare che, in mano al lettore giusto, è il libro che ci vuole per incuriosire e dare informazioni interessanti.

So che chi segue questa rubrica è in genere a un livello più alto rispetto al target del diavoletto di Maxwell, ma faccio una proposta: contribuite a democratizzare la Scienza e fate leggere questo libro a familiari e amici che non sanno nulla di Fisica. Al massimo vi chiederanno – come ha fatto mia mamma – qualche aiutino sulla questione della rifrazione della luce, che è la più spinosa. Per il resto vi assicuro che stuzzicherete la loro fantasia e vi tampineranno per dirvi “ma lo sapevi che si può fare bollire l’acqua in una pentola di carta senza incendiarla?” e vi spiegheranno anche il perché.
Scommettiamo?