L’Antitrust spagnola farà del male a Microsoft
Oggi l’Antitrust spagnola ha confermato l’avvio di un procedura di infrazione a carico di Microsoft per aver impedito o limitato ad aziende terze la vendita delle licenze dei suoi software. Il dipartimento investigativo della Comisión Nacional de la Competencia (CNC) pare aver raccolto sufficienti elementi che comproverebbero un abuso di posizione dominante.
La denunciante Elegant Business S.C. sostiene infatti che il colosso statunitense l’abbia ostacolata nella vendita di software usato: il suo core-business (a parte l’attività di operatore VoIP) infatti è legato a softbrocker.com, una sorta di mercatino online del software. Vende in pratica a prezzi più meno stracciati sistemi operativi, pacchetti Office e altri prodotti.
Senza parole
CNC sostiene che “si può dedurre l’esistenza di validi indizi” e la violazione degli articoli 1 e 2 della Ley de Defensa de la Competencia e degli articoli 101 e 102 del Trattato dell’Unione Europea. In ogni caso nulla è stato ancora deciso e sono a disposizione un massimo di 18 mesi per l’istruttoria e la sentenza finale.
“Microsoft direttamente e attraverso i suoi comunicati stampa, portavoce, così come business partner e grossisti ha sempre fatto dichiarazioni insistendo sul fatto che la rivendita del software usato è illegale, di fatto togliendo ingegnosamente la possibilità al pubblico di rivendere le proprie licenze”, sostiene Elegant Business.
Non è la prima volta che Microsoft inciampa nell’Antitrust del Vecchio Continente: basta ricordare la storica sanzione da 899 milioni di euro comminata dalla Commissione Europea per abuso di posizione dominante nel settore sistemi operativi.