Le banche prestano 500 milioni di dollari ad AMD
AMD ha ottenuto un prestito di mezzo miliardo di dollari da un gruppo di banche. Il gruzzoletto sarà usato per scopi generici, incluse necessità sul fronte del capitale operativo (working capital), ovvero l'ammontare di risorse che compongono e finanziano l'attività operativa dell'azienda. Questa linea di credito garantito maturerà il 12 novembre 2018. "Abbiamo fatto progressi rilevanti nel corso dell'ultimo anno per rafforzare la nostra struttura di capitale in modo da sostenere i piani strategici di crescita", ha affermato Devinder Kumar, vicepresidente senior e direttore finanziario di AMD.
"Ci aspettiamo di chiudere il quarto trimestre del 2013 con circa 1,2 miliardi di dollari tra cassa, equivalenti di cassa e titoli negoziabili, compresi titoli a lungo termine. Continueremo a lavorare per il mantenimento dei futuri bilanci su una cifra pari a circa 1,1 miliardi di dollari. Questa linea di credito dà ad AMD una maggiore flessibilità finanziaria durante la trasformazione in atto volta a crescere in mercati differenti".
Il tema finanziario può sembrare poco interessante, ma non è così, soprattutto quando c'è di mezzo AMD, secondo produttore di chip x86 – ovvero unico avversario di Intel nel mondo PC, per ora – e azienda impegnata nel settore grafico, capace di contendersi la scena con Nvidia. Il ruolo di AMD è quindi di vitale importanza per l'industria, perché garantisce una sana concorrenza. L'azienda, dopo moltissimi trimestri in rosso, ha messo a segno un utile grazie alla produzione in volumi dei chip per le console next-gen di Sony, Microsoft e Nintendo.
Si è aperta quindi una fonte d'introiti sicura – il cui peso certamente varierà in base alla domanda – ma comunque non sufficiente a garantire la sostenibilità a lungo termine. D'altronde nei conti positivi dell'ultimo trimestre si può notare come nella divisione PC, che rappresenta il cuore dell'azienda, le cose non stiano andando bene.
C'è ancora molto da fare, e qualche soldo in più a disposizione darà maggiore margine di manovra all'azienda, che nel 2014 aprirà all'architettura ARM per sfondare nel settore server ed embedded. Non è escluso che AMD realizzi anche qualche chip per tablet, ma per ora è solo un'indiscrezione.
È nell'interesse di tutti i consumatori (sì, è una brutta parola) sperare che l'azienda trovi un nuovo prodotto convincente quanto l'indimenticato Athlon 64, forte a tal punto da rimetterla in corsa in un settore tecnologico più agguerrito e affollato che mai, in cui persino un colosso come Intel si sta muovendo per rivedere la propria strategia.