Creative GigaWorks S750: enormi, Continua

Il filtro nei posteriori è un vero speaker acustico
con un elemento passa-basso per i medi, che usa un rocchetto d’induzione montato
al centro, due condensatori e un passa-basso con attenuatore, un rocchetto d’induzione
ad aria e uno speciale condensatore specializzato per usi audio. Le casse sono
dotate di supporto e possiedono buchi posteriori per il montaggio a muro. Il
centrale ha dei cuscinetti di gomma per appoggiarlo su superfici piane o sul
monitor, con una specie di snodo che permette di orientarlo in varie direzioni.

Il subwoofer usa la stessa tecnica dei primi Creative. Possiede
un cono da 20cm orientato verso il basso, che funziona con un sistema magnetico
ventilato ed è montato su dei piedini, in modo da lasciare dello spazio
tra sè e il pavimento. Si tratta di un sistema adottato su diversi sub.
Posteriormente si trova un bass-reflex aperto sulla sinistra. Troviamo anche
un dissipatore metallico per far defluide il calore generato dal grosso gruppo
di alimentazione. I satelliti vengono collegati tramite connettori Cinch e la
scheda audio tramite jack da 3.5mm. Il cavo possiede tre jack da 3.5mm che,
guarda caso, vanno bene per le schede Creative.

I comandi sono tutti presenti su un telecomando a filo che
possiede anche una M-Port (porta USB per un lettore MP3), un ingresso di linea
e un’uscita cuffie, con connettori stereo da 3.5mm. I controlli funzionano mostrando
i livelli su un display formato da sette led. Niente però è più
preciso dei controlli analogici. Un’interessante caratteristica è il
telecomando a infrarossi (il ricevitore è nel subwoofer).