Panasonic: Hollywood fa produzioni 3D scadenti
Panasonic è inviperita con gli Studios di Hollywood: sostiene che molti dei film in 3D approdati nelle sale cinematografiche abbiano avuto un impatto negativo sulla percezione generale della tecnologia 3D. In dettaglio, il direttore marketing Andrea Denham ha sostenuto che un gran numero di film, a parte quelli con grandi budget di produzione come Avatar, hanno fornito rappresentazioni del 3D particolarmente povere che non fanno capire fino in fondo agli utenti le possibilità di questa tecnologia.
Secondo James Cameron bisognerebbe migliorare il livello qualitativo di riferimento del 3D, che è Avatar
Secondo Denham è tutta una questione di qualità : sulla scia di Avatar (che è stato sponsorizzato dall’azienda giapponese) sono state realizzate decine di pellicole con 3D di qualità scadente. Per questo Denham auspica che gli Studios di Hollywood si concentrino sui contenuti di qualità , invece di continuare a produrre titoli a basso costo, registrati con 3D scarso o addirittura convertiti dalle pellicole 2D.
Ad appoggiare la casa giapponese è il regista di Avatar, James Cameron, secondo il quale quello di cui c’è bisogno “adesso è un livello qualitativo superiore ad Avatar.” Il regista, infatti, immagina un futuro in cui tutto sarà girato in 3D, con contenuti 2D convertiti dal materiale originale 3D.
Sia Toshiba sia Panasonic stanno lavorando alle TV con tecnologia lenticolare – Clicca per ingrandire
Per quanto riguarda poi la fruizione dei contenuti tridimensionali in ambito domestico, invece, la qualità è al momento data dalla differenza fra il più costoso 3D attivo e quello passivo, che ha più possibilità di vendere in virtù dei prezzi più accessibili all’utente medio. Questa diatriba potrebbe però essere presto spazzata via dalla nuova frontiera del 3D senza occhialini.
Toshiba potrebbe realizzare TV 3D senza occhiali già nel 2012, mentre Panasonic ha anticipato che gli ci vorranno almeno cinque anni prima di poter mettere in commercio questo tipo di prodotto. In entrambi i casi verrà impiegata la tecnologia lenticolare, che riproduce la stessa immagine in versione duplice, una per ciascun occhio, lasciando che sia poi il cervello umano a metterle insieme e a notare l’effetto tridimensionale. Anche Panasonic sta studiando la stessa tecnica, che evita all’utente di dover stare immobile davanti allo schermo per poter cogliere gli effetti.