All'Università di Boston è stato testato con successo un "pancreas bionico", un dispositivo di nuova concezione per la somministrazione d'insulina che potrebbe cambiare per sempre la vita delle persone affette da diabete di tipo 1. La ricerca, pubblicata dal New England Journal of Medicine, potrebbe mandare in pensione le attuali pompe d'insulina.

Il test ha coinvolto 20 adulti e 32 adolescenti, che hanno provato il dispositivo per cinque giorni. Indossato costantemente, può monitorare i livelli di glicemia e somministrare insulina automaticamente, se necessario, se il livello di zucchero è troppo basso oppure troppo alto.

Il progetto dell'Università di Boston

Il dispositivo si compone di due pompe, una per l'insulina e una per il glucagone. Un terzo elemento è rappresentato dallo smartphone usato per monitorare i dati. I ricercatori sono soddisfatti del successo ottenuto, che riguarda tanto il controllo dei livelli di glicemia quanto la soddisfazione dei pazienti. Ora il dispositivo dovrà passare test più estesi.

L'esperimento è del tutto simile a uno svoltosi nel 2012: l'obiettivo era lo stesso, ma all'epoca si lavorò su meno pazienti e per meno tempo. Il concetto però resta lo stesso: lo smartphone riceve i dati, li elabora, e gestisce l'attivazione delle pompe – il collegamento avviene via Bluetooth. Anche quest'altro progetto affronterà una nuova fase di sperimentazione nel 2015.

Ecco che lo smartphone, quindi, diventa un oggetto di grandissima utilità, capace davvero di rendere davvero migliore la vita di alcune persone. Anche poter usare i social network in ogni momento migliora la vita ovviamente, ma forse dare una vita più serena a chi ha il diabete di tipo 1 è più importante. Forse.