Il Partito Pirata Tedesco (Piratenpartei Deutschland) se domani andasse alle elezioni federali prenderebbe il 10% dei voti. Questo dicono gli ultimi sondaggi e c’è da credere che da qui al 2013 le cose potrebbero ulteriormente migliorare. La fiducia è senza precedenti: praticamente la compagine pirata potrebbe diventare il terzo Partito del paese. Il 9% raccolto recentemente a Berlino nelle elezioni locali dovrebbe essere considerato quindi un antipasto più che un miracolo.

Piraten Partei naviga a vista

“Si tratta di un risultato epocale”, ha confermato il fondatore del Partito Rick Falkvinge a TorrentFreak. “Raggiungere l’attenzione mainstream richiede tonnellate di lavoro. Ottenere il 10% in un sondaggio è un traguardo che solo 5 partiti hanno ottenuto a livello regionale in tutto il Secolo“.

Come gli altri Partiti Pirata europei e il Gruppo Parlamentare UE dei Verdi l’indirizzo politico è incentrato sulla condivisione culturale, la libera conoscenza e la privacy. Si parla soprattutto del “libero scambio TICKS (strumenti, idea, cultura, conoscenza e sentimenti” che costruiranno le aziende di domani. “Questo vale per ogni paese e per i giovani in particolare”, ha aggiunto Falkvinge.

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Insomma, il livello di dibattito vola altissimo. In Italia sarebbe quasi impossibile affrontare temi di questo genere, e ne abbiamo già avuto conferma. Se non altro perché quando si inizia a parlare di cose serie – ovvero progettuali – c’è sempre qualcuno che affossa la conversazione con i conti della spesa. Come se la pappa in tavola, oggi come nel Dopoguerra, fosse ancora l’unico elemento a cui badare.

Un buon padre di famiglia non dovrebbe pensare solo a come arrivare a fine mese, ma anche a come riuscire a rispondere definitivamente a questa domanda. Scusate la banalità .