Conclusioni

La K-30 è una reflex che può dare grandi soddisfazioni soprattutto ai fotografi che possono sfruttare le sue doti di resistenza alle intemperie, l'elevata sensibilità in condizioni di luce critiche, e la miriade di funzionalità creative e di postproduzione integrate nel firmware. Nel complesso la macchina non soffre di particolari difetti, al massimo una implementazione sottotono della parte video (audio mono, comandi manuali limitati, niente presa per microfono esterno). Anche l'autofocus, per anni punto critico per le Pentax, sembra essere finalmente in linea con quello dei competitor.

A questo punto, l'unica cosa che ci trattiene dal consigliare questo corpo come "migliore della classe di prezzo" è il grande punto interrogativo sul sistema Pentax: gli obiettivi in produzione sono pochi, non c'è la scelta di lenti moderne su cui possono contare Nikon e Canon, e i due recenti cambi di proprietà non rassicurano certo riguardo gli investimenti futuri nel comparto reflex. Certo, se Pentax si decidesse a pubblicare una roadmap chiara per i corpi e gli obiettivi in arrivo nei prossimi 24/36 mesi, potrebbe aspirare a un ruolo di terzo incomodo nella grande sfida Canon/Nikon. Le capacità tecnologiche, come dimostra la K-30, non mancano.

Punti a favore Tropicalizzazione Elevata sensibilità massima Velocità AF in LiveView superiore alla media Vari programmi di esposizione, anche inconsueti Elevata cadenza di scatto Mirino a pentaprisma con copertura 100% Nella Media Display da 3 pollici alta risoluzione Autofocus 11 punti Punti a sfavore Video con audio mono Manca connettore HDMI Limite disponibilità obiettivi recenti capacità batteria 410 scatti Qualità immagine Prestazioni Ergonomia (comandi, schermo, car. fisiche) Funzioni aggiuntive Prezzo VOTO COMPLESSIVO 90/100