Per avere un vero 3D, servirà una risoluzione dello schermo davvero stellare: da 10 a 100 volte superiore a quella dello standard Super HD 8K. Lo sostiene NHK, broadcaster giapponese che sta recitando un ruolo di primo piano nello sviluppo e nella diffusione dello standard 4K / 8K.

Calcolatrice alla mano, lo standard 8K richiede circa 33 Mpixel, quindi per il vero 3D auspicato da NHK si parla di qualcosa compreso tra 330 MPixel e 3.3 Gpixel, e va da sé che non si tratta di un risultato dietro l'angolo, ma al contrario di qualcosa molto lontano a venire. Ciò nonostante, questo è il traguardo che si è posto NHK per il futuro.

L'attuale 3D, che crea l'illusione di tridimensionalità nel nostro cervello alternando immagini su due canali, semplicemente non interessa al colosso giapponese, che pensa piuttosto a un cosiddetto "3D integrale" in cui lo schermo proietta un'immagine nello spazio immediatamente di fronte a sé. Sembra fantascienza, ma quando, nel 1995, NHK iniziò le ricerche sulla TV 8K, probabilmente anche 33 Mpixel sembrarono fantascienza. Del resto, con un budget complessivo per ricerca e sviluppo di 77 milioni di dollari l'anno, ci sono poche cose realmente impossibili …

A proposito di 8K, sempre NHK sostiene che non intende sviluppare oltre standard per il 2D, assicurando che oltre i 7680×4320 pixel non ha senso andare per questioni legate alla percezione dell'occhio umano (non specificano però quale diagonale è stata presa come riferimento) e che proprio per questo da così tanto tempo sono impegnati nello sviluppo dell'8K, che per quanto li riguarda è lo standard 2D definitivo. Appuntamento allora tra 20 anni per godere del vero 3D olografico di NHK.