L'Università del Texas, e nello specifico il team del professor Arumugam Manthiram, sta lavorando ad un nuovo metodo produttivo per batterie che dovrebbe consentirne un notevole abbassamento dei costi. La realizzazione degli elettrodi positivi delle batterie al litio, in pratica, viene effettuata con una combinazione di fosfato di ferro e litio, invece che con il classico cobalto – un metallo costoso e raro.

Gli studi sono piuttosto avanzati e primi prototipi fanno ben sperare per una prossima commercializzazione dei primi prodotti. L'unico difetto è che le batterie di nuova generazione immagazzinano una quantità di energia di poco inferiore rispetto alle standard.

Secondo Manthiram nel tempo riuscirà ad ovviare anche a questo problema. Intanto è probabile che i primi modelli di batteria vengano utilizzati da veicoli ibridi ed elettrici. In futuro, grazie anche alla collaborazione con la texana ActaCell, non è da escludere un impiego in campo informatico e mobile.