Professionisti IT: fine del regime fiscale agevolato
Gli sviluppatori software, i webmaster e tutti i neo-professionisti del settore IT rischiano di pagare a caro prezzo il nuovo Regime dei Minimi stabilito dalla manovra correttiva 2011 firmata Tremonti. Tutti i professionisti autonomi e possessori di Partita IVA da gennaio 2012 potranno accedere a un’agevolazione fiscale per il primo lustro di attività : esattamente un 5% forfettario che sostituirà IRPEF, IRAP, IVA e tributi locali. Senza dubbio un’ottima notizia per chi inizia l’attività .
Il problema è che in precedenza non erano state stabilite restrizioni di accesso, il regime forfettario era del 20% e si richiedeva di non superare i 30mila euro di ricavo nell’anno solare. Secondo ACTA (Associazione Consulenti Terziario Avanzato) il vecchio regime rispondeva alle esigenze della maggioranza dei professionisti.
Sviluppatori software
Era molto conveniente per i chi aveva altri redditi (da dipendente, pensione o rendita), non solo per il vantaggio fiscale (l’applicazione di una cedolare secca del 20% al reddito autonomo aggiuntivo evita la cumulabilità di più redditi), ma anche “per la possibilità di mantenere sul primo reddito la deducibilità di mutuo, figli etc.”.
Per ACTA sarebbe equo mantenere le vecchie agevolazioni. “La prima ragione è che è un regime tarato per il lavoro professionale (incluse le false partite IVA) perché è specificamente rivolto ad attività che comportano bassi investimenti (uno dei vincoli all’accesso è non aver superato i 15.000 euro di investimenti negli ultimi 3 anni) e perché non è limitato ai primi anni di attività , recependo quindi che non si tratta di imprese con difficoltà nella fase di start up, ma di lavori spesso marginali che faticano a sopravvivere” .
“Ed infatti vi ha aderito oltre il 30% dei professionisti del terziario alle imprese (attività professionali, scientifiche e tecniche e servizi di informazione e comunicazione), contro una media del 14,8% calcolata sul restante lavoro autonomo imprenditoriale (elaborazioni su dati del Ministero delle Finanze, Analisi dei dati IRPEFanno d’imposta 2009)”.
Aggiornamento. Le condizioni previste dal nuovo Regime dei Minimi possono ancora cambiare, prova ne sia che è stata eliminata nell’ultima versione la restrizione anagrafica (prima poteva essere applicato ai soli under-35). Al momento viene richiesto per aderire che il:
a) il contribuente non abbia esercitato, nei tre anni precedenti l’inizio dell’attività di cui al
comma 1, attività artistica, professionale ovvero d’impresa, anche in forma associata o familiare;
b) l’attività da esercitare non costituisca, in nessun modo, mera prosecuzione di altra attivitÃ
precedentemente svolta sotto forma di lavoro dipendente o autonomo, escluso il caso in cui l’attivitÃ
precedentemente svolta consista nel periodo di pratica obbligatoria ai fini dell’esercizio di arti o
professioni;
c) qualora venga proseguita un’attività d’impresa svolta in precedenza da altro soggetto,
l’ammontare dei relativi ricavi, realizzati nel periodo d’imposta precedente quello di riconoscimento
del predetto beneficio, non sia superiore a 30.000 euro.