La Nikon D850 è sicuramente in grado di fornire prestazioni eccellenti quando si tratta di velocità dell’autofocus, sia in modalità AF singolo che continuo, poiché dotata dello stesso sistema AF a 153 punti usato sulla D500 e sul modello top D5.

Il sistema a 153 punti garantisce prestazioni superiori nel rilevamento e tracciamento del soggetto, in un’ampia varietà di situazioni. Con 99 sensori a croce, il modulo AF Multi-CAM 20K consente la copertura di una porzione estesa dell’area d’immagine e, di conseguenza, assicura un’acquisizione accurata anche di soggetti che si spostano velocemente.

I numerosi punti di messa a fuoco (55 selezionabili dall’utente mediante apposito joystick) forniscono oltre il 130% della copertura del frame della D810. Il sistema AF permette di ottenere una MAF accurata su una piccola area come l’occhio, ma è anche progettato per acquisire movimenti veloci, spesso casuali, e tenergli agganciati. La D850 inoltre viene fornito con lo stesso menu AF Lock-on della D5, contribuendo a concentrarsi più accuratamente su soggetti che si muovono verso la fotocamera.

La sensibilità è di -4 EV con il punto centrale e fino -3 EV con tutti gli altri punti, così da permetterne l’uso anche quando le condizioni d’illuminazione sono difficili o i soggetti da riprendere presentano basso contrasto. Tutti i punti sono compatibili con obiettivi di apertura massima f/5.6. 37 di loro sono compatibili con obiettivi di apertura compresa fra f/5.6 e f/8. 15, infine, compatibili con obiettivi di apertura pari a f/8.

La selezione dei punti di MAF avviene o automaticamente, oppure a zone spostabili o ancora col singolo punto, anche quando l’AF è continuo.

Naturalmente è possibile effettuare la micro-regolazione dell’autofocus con un nuovo sistema per la regolazione fine del tutto automatizzato. In pratica, utilizzando il Live View la fotocamera mette a fuoco tramite il sensore facendo uso del sistema a contrasto per calibrare quello a rilevazione di fase; in tal modo si ottiene sempre una messa a fuoco impeccabile. Con questo metodo si può calibrare ogni obiettivo con la distanza preferita in maniera facile e veloce.

Ovviamente, le prestazioni dell’autofocus dipendono fortemente dagli obiettivi utilizzati.

Per testare le capacità del sistema in modalità tracking del soggetto (una persona di corsa e in bicicletta), abbiamo impostato la macchina nel modo scatto continuo lento con la MAF continua, riportando nella seguente tabella i risultati ottenuti:

N.B. Per gli scatti è stato utilizzato l’obiettivo AF-S NIKKOR 85mm f/1.8G

Movimento soggetto	Burst rate	Area AF	Numero di scatti totale	Numero d’immagini perfettamente a fuoco	Percentuale d’immagini a fuoco sul totale
Rettilineo verso la fotocamera	Low	Zona centrale 25 punti	45	45	100%
Zig zag verso la fotocamera	Low	Zona ampia 153 punti	44	38	86%
Zig zag verso la fotocamera	Low	Zona ampia 3d tracking	62	57	91%
Totalmente casuale	Low	Zona ampia 3d tracking	71	63	88%

Questi valori danno l’idea delle potenzialità di questo sistema AF, uno dei migliori (se non il migliore) fra quelli che abbiamo provato per una reflex! In modalità tracking, passato l’istante iniziale in cui viene riconosciuto il movimento del soggetto, lo stesso viene agganciato con estrema precisione e non si perde più la MAF.

Il sistema di misurazione esposimetrica TTL con sensore RGB da 180 kpixel offre i seguenti tipi di lettura:

• Matrix: la fotocamera misura un’area estesa dell’inquadratura e imposta l’esposizione in base alla distribuzione del contrasto, colore e composizione e alle informazioni sulla distanza con alcuni tipi di obiettivi (Color Matrix 3D III)
• Ponderata centrale: media pesata al centro con possibilità di determinare la dimensione dell’area centrale
• Spot: la misurazione esposimetrica avviene su un cerchio di 4 mm di diametro: si noti che il cerchio di misurazioni è collegato al punto AF attualmente selezionato.
• Ponderata sulle alte luci: la fotocamera assegna il peso maggiore alle alte luci.

Esiste poi la possibilità di attivare il D-Lighting attivo su sei valori, compresi NO e AUTO. Il D-Lighting attivo consente di conservare i particolari nelle zone di alte luci e ombre; da utilizzare quindi con le scene ad alto contrasto. Si noti che con i Picture Style di default il contrasto risulta leggermente accentuato, come sulla D500.

Non manca, ovviamente, l’HDR, di cui si può settare il livello di intervento, che stranamente agisce combinando 2 scatti e non su tre, come solitamente avviene:

L’intervento dell’HDR non ci ha convinto però del tutto, poiché malgrado avessimo effettuato lo scatto con la macchina appoggiata su un supporto stabile, come sempre consigliato, e con un tempo di otturazione di 1/100 sec., si nota un vistoso disallineamento delle immagini nell’immagine finale con HDR.

Ad ogni modo, la gamma dinamica della Nikon D850 è una delle più alte mai rilevate, e pari a 14,8 EV con 26,4 bit di profondità di colore (considerando la somma della gamma tonale di ciascun canale RGB), il che la rende la reflex che offre le miglior performance attualmente in commercio.