Rifiuti hi-tech in Italia: qualche dato positivo
La buona notizia è che il trend è positivo: la raccolta è aumentata del 27% rispetto allo scorso anno, con una media giornaliera di 380 ritiri. I centri raccolta riescono a soddisfare l’89% della popolazione.
Tabella RAEE regioni 2010 – clicca per ingrandire
Purtroppo tra Nord, Centro e Sud c’è ancora un abisso. Se in
Lombardia e Trentino si sfiorano rispettivamente i 5 e 7 kg di raccolta a
persona; in Umbria si arriva anche a 7,59 kg; in Puglia non si va
oltre l’1,73 kg. Da lodare invece la regione Sardegna: 7,31 kg.
I prodotti più raccolti sono TV e monitor (40%),
seguono i grandi elettrodomestici bianchi (29%), le sorgenti luminose
(23%), i piccoli elettrodomestici e PC (21%), e infine i prodotti (16%)
per il freddo e clima.
Non manca l’elogio della normativa che ha regolato il processo di ritiro “uno contro uno” (RAEE, il rifiuto elettronico lo ritirano in negozio) che riguarda consumatori e commercianti. Come ben sappiamo, grazie a un’indagine di Greenpeace (Negozi italiani fuorilegge sullo smaltimento hi-tech), non funziona così bene. L’unione Europea non a caso ha deciso di indagare (Rifiuti elettronici italiani sotto indagine, arriva la UE).