Sensori a bordo
In primo luogo, si può valutare lo stile di guida del conducente. Essendo sempre connessa, la piattaforma TomTom WEBFLEET raccoglie continuamente i dati di velocità, posizione e condizioni delle spie del mezzo, fornendo un rapporto molto dettagliato su come viene usata l'ambulanza.

"Questo non serve a monitorare che non si superino i limiti di velocità" – dice Palma – "ma a comprendere quali conducenti abbiano uno stile di guida più adatto al trasporto delle persone, anche fuori dalle emergenze. Inoltre, la gestione degli altri sensori aiuta sempre la centrale a scegliere il mezzo più adatto di volta in volta."
Sapere, per esempio, quanto carburante è presente nel serbatoio è indispensabile per inviare l'ambulanza giusta in una zona lontana, mentre avere una lettura sulla quantità di ossigeno ancora disponibile a bordo permette di evitare disguidi in caso di interventi su persone con difficoltà respiratorie.
"Stiamo lavorando con gli allestitori delle ambulanze" – conferma Palma – "per dotare di trasmettitori tutti gli apparati medici e gli indicatori dei livelli presenti nei mezzi. In questo modo, si risparmia molto tempo tra un intervento e un altro per controllare che sia tutto a posto e le ambulanze passano più tempo dislocate sul territorio."
Al momento, la soluzione SaveOnBoard può inviare in centrale i dati sui livelli di ossigeno, carica delle batterie supplementari, sensori di temperatura nel vano operativo e addirittura dispositivi medici come gli ECG.