77 morti e 140 feriti, di cui almeno 20 in condizioni gravi. È questo il terribile bilancio dell'incidente ferroviario avvenuto ieri nelle vicinanze di Santiago de Compostela, nel Nord della Spagna. La causa è un eccesso di velocità, probabilmente un errore umano reso possibile dall'inadeguatezza tecnologica.

Il treno Alvia della serie 730 è deragliato su una stretta curva sulla quale vige un limite di 80 km orari. Il convoglio però l'ha imboccata a oltre 180 Km/h: a correggere l'errore del macchinista non c'era nessun sistema di sicurezza moderno, presente invece – per fortuna – sulla maggior parte delle linee europee.

Stiamo parlando di un treno ad alta velocità, che circola su un tracciato misto. Una parte dei binari sul tragitto è nuova, pronta per l'alta velocità e sicura: questo permette ai treni di raggiungere punte molto elevate, fino a 250 Km/h. Ci sono però anche tratti che risalgono a quasi 50 anni fa; qui i macchinisti devono ridurre la velocità e aumentare l'attenzione.

L'incidente tra l'altro si poteva prevedere (e prevenire): già nel 2011 un treno sfiorò il deragliamento nella stessa curva, ma da allora nessuno è intervenuto per mettere in sicurezza i binari – eppure gli investimenti sull'alta velocità sono stati abbondanti.

Manca infatti il sistema ERTMS (European Rail Traffic Management System): il suo compito è impedire che il treno superi i limiti di velocità, rallentandolo in modo automatico. Paradossalmente su un tratto tanto pericoloso è attivo un sistema di controllo antiquato (ASFA), che attiva i freni dei convogli solo in condizioni particolari – ma queste non si sono verificate.

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L'incidente è quindi da attribuirsi soprattutto a un mancato adeguamento tecnologico. Se fosse stato attivo il sistema ERTMS (Wikipedia), infatti, non staremmo parlando oggi di una tragedia. Questo sistema di sicurezza è parte degli sforzi europei per armonizzare il traffico ferroviario, ed è in uso anche in Italia. Abbiamo quindi deciso di scoprire qualcosa di più sulla sicurezza delle reti ferroviarie italiane, scoprendo che nel nostro paese c'è qualche garanzia in più.