Spotify Premium a 0,99 centesimi per tre mesi è un'offerta invitante che potrebbe convincere molti utenti free a compiere il grande salto. Normalmente si pagherebbero 9,99 euro al mese per godere di tutti i benefici del servizio. Nello specifico: ascolto senza interruzioni pubblicitarie, riproduzione offline e qualità più alta (Vorbis q5 a 160 kbit/s o q7 a 320 kbits/s). Purtroppo la promozione non è attivabile da chi ha già Premium o usufruito di altri bonus in passato.

L'azienda negli ultimi tempi è un po' sotto pressione da parte delle major discografiche poiché su 60 milioni di utenti attivi ha "solo" 15 milioni di abbonati a pagamento. In realtà il dato è positivo ma l'industria vorrebbe monetizzare di più. In testa Universal Music che spinge per convincere Spotify a rendere meno invitante l'offerta free, magari riducendo il tempo massimo di fruizione mensile.

Nel frattempo si allunga anche l'ombra di Apple, che sarebbe pronta a sbarcare sul mercato con il suo servizio di streaming Beats. Secondo indiscrezioni intercettate da The Verge si starebbero manifestando pressioni per sfavorire Spotify. Apple potrebbe replicare la stessa strategia applicata – e poi sanzionata – nel mercato degli e-book. In pratica fare in modo che le major si schierino con le piattaforme a pagamento, lasciando nella polvere quelle freemium.

Non vi sono ancora dichiarazioni ufficiali ma la Federal Trade Commission potrebbe aver già avviato un'indagine esplorativa al riguardo.

D'altronde c'è anche la questione della quota che trattiene Apple (30%) su ogni vendita che avviene tramite App Store. Se Spotify volesse vendere il suo servizio Premium senza contraccolpi sui ricavi dovrebbe aumentare il prezzo. Dopodiché Apple sfruttando questo vantaggio potrebbe sbarcare sul mercato con prezzi inferiori.