La fusione tra Telecom Italia e 3 Italia è di fronte a un unico nodo: l'entrata di H3G nella holding Telco. L'istruttoria preliminare è andata bene ma se i soci che controllano Telecom non accettano di far spazio al magnate cinese Li Ka-Shing è davvero difficile che l'operazione possa andare in porto.

H3G vorrebbe diventare socio di maggioranza, ma ad oggi non è ancora giunta una proposta formale. Ecco il motivo per cui il management sta cercando di far procedere l'operazione su due binari, come spiega oggi La Repubblica. Da una parte la fusione con 3 Italia, dall'altra l'ingresso di Hutchinson Wampoa. In modo che al momento giusto tutti i piani e i calcoli siano disponibili per la disanima. D'altronde non è ancora stato convocato un consiglio dedicato all'intero dossier.

Paura eh?

Il presidente di Telecom Italia Franco Bernabè, come se non bastasse, ha svelato durante un incontro con la comunità finanziaria che l'offerta di 3 Italia pare essere giunta anche sul tavolo di Wind. A dimostrazione che l'esigenza di consolidamento del mercato mobile è reale.

Secondo gli esperti un matrimonio tra Wind e 3 Italia in verità sarebbe ancora più auspicabile per le caratteristiche delle rispettive offerte e clientele. Tuttavia pare che la società che controlla il terzo operatore italiano, Vimpelcom, abbia declinato l'offerta. Sarebbe stato piuttosto difficile trovare un accordo russo-cinese sulla governance.

Infine tiene banco, com'è prevedibile, lo scorporo della rete Telecom. Superato lo scoglio della valutazione dell'asset (circa 15 miliardi di euro), gli azionisti di maggioranza sembrano aver espresso timori sul destino di Telecom servizi. Una volta scorporata, quanto varrà la vecchia azienda?