Ricordate la vicenda dei servizi "Chiamami" e "Recall" di Vodafone e "Losai" e "Chiamaora" di Tim? Bene, l'Antitrust ha deciso di avviare due istruttorie al riguardo: bisogna capire se la modifica delle condizioni di fornitura dei servizi è stata scorretta.

Un mese fa i due noti operatori mobili hanno comunicato che i rispettivi servizi (gratuiti) che consentono di ricevere SMS di notifica per le chiamate non ricevute oppure la disponibilità della linea libera per un numero precedentemente occupato sarebbero diventati a pagamento dal 21 luglio.

AGCM

LoSai e ChiamaOra per i ricaricabili adesso costano "1,90 euro ogni quattro mesi, con addebito su credito residuo a partire dal 21/07/2014". Per gli abbonati invece il servizio è a tempo indeterminato e sarà gratuito fino al 6/09/2014. "A partire dal 7/09/2014 il servizio è fruibile a 48 cent (IVA inclusa) al mese solare, con addebito bimestrale di 96 cent sul rendiconto TIM", si legge sul sito ufficiale. Vodafone Recall e Chiamami invece costano 6 centesimi al giorno, sempre che si decida di usarli.

Secondo il Garante del Mercato le aziende potrebbero aver violato le disposizioni del Codice del consumo "ove l'adesione all'offerta dei servizi a pagamento, in sede di variazione delle condizioni di fruizione degli stessi o di sottoscrizione di nuovi contratti, dovesse risultare basata su meccanismi che non prevedono un consenso espresso del consumatore".

La questione di fondo è che tali condotte potrebbero dare luogo anche a forniture non richieste, come d'altronde aveva fatto notare il Codacons. "Inoltre, il messaggio inviato da Vodafone ai consumatori potrebbe presentare profili di ingannevolezza in merito ai reali costi del servizio", specifica la nota ufficiale AGCM.

Nel frattempo per disattivare questi servizi potete andare nelle aree fai-da-te delle app di Vodafone e Tim oppure chiamare i rispettivi numeri verdi 42070 e 40920.