L'FBI si è infiltrato in TOR, la rete di comunicazione anonima celebre per consentire l'anonimato ai suoi utenti. È così che è riuscita a mettere in manette Eric Eoin Marques, un irlandese di 28 anni considerato fra i maggiori distributori di pedo pornografia in circolazione.

Stando alle fonti, gli esperti di informatica del Federal Bureau of Investigation si sarebbero serviti di un malware che sfrutta un bug presente in Firefox 17 ESR, la stessa versione su cui si basa TOR Browser, per infiltrarsi nel provider Freedom Hosting e individuare il suo fondatore, Marques appunto.

Pedofilo fuori da TOR

Freedom Hosting è stato chiuso, alcuni server che fanno capo a servizi come Onionbank e Tormail sono stati spenti e ora Marques rischia la condanna che si merita: fino a 30 anni di carcere negli Stati Uniti dove sta per essere estradato e processato.

La violazione della rete TOR ha colpito perché i suoi frequentatori l'hanno sempre reputata una piattaforma sufficientemente sicura non sono per le attività criminali – che più spesso salgono alla ribalta delle cronache – ma anche per lo scambio sicuro di informazioni di giornalisti e whistleblower. Insomma a muoversi nell'ombra della darknet non ci sono solo criminali, ma anche persone oneste che magari trattano informazioni critiche, e che necessitano di proteggersi.

L'FBI si è infiltrata in TOR per catturare il pedofilo

Freedom Hosting è un provider che sfruttava l'anonimato della rete TOR per diffondere immagini pedo pornografiche. Il sospetto c'era da tempo, tanto che in passato era già stato oggetto di attacchi DDoS di Anonymous. Per questo l'FBI avrebbe messo in campo il CIPAV (Computer and Internet Protocol Address Verifier). Ha spedito nei server di Freedom Hosting un codice Javascript, e sfruttando la falla di Firefox 17 ESR ha ricevuto su un server esterno alla rete TOR le informazioni utili per rintracciare la posizione del provider.

Questa volta la tecnica ha permesso di catturare un pedofilo, quindi la finalità dell'operazione è solo da premiare. L'accaduto però preoccupa gli utenti che hanno bisogno di protezione e le talpe come Edward Snowden, considerate spie pericolose dagli Stati Uniti. TOR non garantisce più l'assoluto anonimato e la protezione da tutto.