Il Financial Times è convinto che questa strategia potrebbe consentire all’azienda di diversificare e quindi rendersi più appetibile agli occhi degli investitori quando il prossimo anno sbarcherà in Borsa. In pratica, dimostrare di non essere solo un servizio che si occupa di trasporti, ma una filosofia imprenditoriale replicabile in ogni settore.
Uber Works comunque non è in procinto di sbarcare sul mercato: la ricerca dei candidati sembrerebbe appena iniziata. Gli annunci comparsi a Chicago parlano di un generico “progetto speciale” con “ambiziosi traguardi e obiettivi” che prevede “grande interesse nel settore del lavoro on-demand” e “(lavoro) su chiamata quando l’attività è più movimentata (spesso di notte, weekedn e festivi)”.
E il pensiero non può che correre a decenni di battaglie sindacali, diritti dei lavoratori, contratti… Tutto artificiosamente azzerato da una app.