Fare un uomo di ferro, anche per vincere una gara
- Pagina 1 : WALK-MAN: ecco com’è fatto e a cosa serve un robot umanoide
- Pagina 2 : Fare un uomo di ferro, anche per vincere una gara
- Pagina 3 : Perché fare un umanoide?
- Pagina 4 : Migliore dell’Honda Asimo, non dell’Uomo
- Pagina 5 : WALK-MAN: ricerca pura con sbocchi concreti
- Pagina 6 : La macchina intelligente ci cambia, non ci peggiora
- Pagina 7 : WALK-MAN come prodotto commerciale fatto in seri
- Pagina 8 : Un robot con le mani di fata
- Pagina 9 : Un robot intelligente, sa fare da solo un sacco di cose
- Pagina 10 : Batterie normali, non esageriamo
- Pagina 11 : Conclusioni
Fare un uomo di ferro, anche per vincere una gara
Il progetto WALK-MAN "nasce da collaborazioni passate con i vari centri in Europa. E anche per via del DARPA Challenge. Quest'agenzia ogni tanto finanzia progetti un po' insoliti, l'ultimo è il DARPA Robotic Challengeche consiste nel far entrare un umanoide, per esempio, in una centrale atomica, come Fukushima", un luogo dove è meglio che l'uomo non entri, ci dice subito Lucia Pallotino.
" Le gare del Darpa sono sempre molto ambiziose, ma poi di fatto in 5-7 anni si riesce a portarle a termine. Il contest è già partito, ed è piuttosto complicato: sono già state fatte le gare virtuali, quelle in cui si partecipa sviluppando solo software. A dicembre ci sarà la prima gara con robot tutti uguali (gli ATLAS di Boston Dynamics)". E poi "l'anno prossimo ci sarà l'ultimo round e parteciperà anche chi porta il proprio umanoide come noi".
Gli organizzatori del DARPA Challenge sono stati interessati al progetto WALK-MAN e ci hanno invitato a partecipare direttamente alla fase finale. " Ovviamente la Comunità Europea non ci paga per partecipare a un challenge organizzato da agenzie militari americane, ma facciamo anche quello. […] È molto stimolante, anche per i tempi stretti".
Il gruppo di ricerca pisano
Quanto al tema finanziamento, il WALK-MAN è un progetto finanziato dalla Comunità Europea, cosa che tra l'altro traccia la prima differenza rilevante rispetto all'ATLAS (ne vedremo un'altra più avanti). È coordinato dall'Istituto Italiano di Tecnologia, che è principal investigator e interfaccia con l'Unione Europea; si tratta di un centro scientifico enorme, un punto di riferimento a livello mondiale dove non si fa didattica. Vi lavorano molte persone nei campi più svariati, quasi tutte con un contratto a termine legato al singolo progetto.
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L'IIT gode di finanziamenti generosi e grazie a questo può attirare ricercatori di alto profilo proponendo compensi adeguati al livello scientifico dei ricercatori. L'obiettivo è però che presto possa diventare economicamente indipendente e diventare una stella polare nella ricerca a est dell'Atlantico. L'obiettivo è ambizioso ma realizzabile, così come quello che si prefigge il team che lavora al WALK-MAN.
- Pagina 1 : WALK-MAN: ecco com’è fatto e a cosa serve un robot umanoide
- Pagina 2 : Fare un uomo di ferro, anche per vincere una gara
- Pagina 3 : Perché fare un umanoide?
- Pagina 4 : Migliore dell’Honda Asimo, non dell’Uomo
- Pagina 5 : WALK-MAN: ricerca pura con sbocchi concreti
- Pagina 6 : La macchina intelligente ci cambia, non ci peggiora
- Pagina 7 : WALK-MAN come prodotto commerciale fatto in seri
- Pagina 8 : Un robot con le mani di fata
- Pagina 9 : Un robot intelligente, sa fare da solo un sacco di cose
- Pagina 10 : Batterie normali, non esageriamo
- Pagina 11 : Conclusioni
Indice
- 1 . WALK-MAN: ecco com’è fatto e a cosa serve un robot umanoide
- 2 . Fare un uomo di ferro, anche per vincere una gara
- 3 . Perché fare un umanoide?
- 4 . Migliore dell’Honda Asimo, non dell’Uomo
- 5 . WALK-MAN: ricerca pura con sbocchi concreti
- 6 . La macchina intelligente ci cambia, non ci peggiora
- 7 . WALK-MAN come prodotto commerciale fatto in seri
- 8 . Un robot con le mani di fata
- 9 . Un robot intelligente, sa fare da solo un sacco di cose
- 10 . Batterie normali, non esageriamo
- 11 . Conclusioni