Wi-Fi nelle zone rurali, nasce la federazione contro il digital divide
Potrebbe ampliarsi a macchia d'olio l'iniziativa "Senza fili, senza confini" che ha permesso di avere una connessione a Internet decente ai cittadini di molti paesi piemontesi snobbati dalle Telco. Partita da Verrua Savoia e sbarcata anche a Lamporo, Brozolo, Brusasco e Cavagnolo, Gabiano Monferrato, Mombello Monferrato, Moncestino, Villamiroglio, adesso potrebbe varcare i confini della regione.

Domenica 18 ottobre alla Fortezza di Verrua Savoia sarà infatti presentata la federazione di associazioni di promozione sociale che intende replicare l'esempio in tutte quelle aree della Penisola che non sono raggiunte da Internet. Dopo il successo piemontese sono molti i sindaci che hanno chiesto informazioni e proprio per questo gli ideatori intendono mettere a disposizione di chi lo desidera le competenze necessarie.
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Ricordiamo che l'iniziativa nacque come progetto sperimentale del Politecnico di Torino nel 2010 grazie al professor Daniele Trinchero, che riuscì a convincere i compaesani di Verrua Savoia che Internet avrebbe migliorato la qualità della vita delle persone. Arrivarono così Wi-Fi N in banda 5 GHz, accessi Wi-Fi 2.4 GHz e tecnologie low-cost sviluppate nel lab del Politecnico destinate a ben 260 case, su un totale di 630 che furono coperte dai servizi. Alla fine della sperimentazione gli abitanti di Verrua decisero di non rinunciare alla connettività, e supportati dall'università e dal Consorzio Top-Ix (che riunisce gli operatori Internet piemontesi) diedero vita a "Senza Fili, senza Confini".
Adesso l'iniziativa potrebbe allargarsi a tutti i comuni interessati, che però dovranno rispettare dei vincoli: l'iniziativa deve essere senza scopo di lucro, e devono essere coinvolti i cittadini dei paesi in cui si vogliono portare questi servizi con finalità sociali.
Trinchero ha poi spiegato a La Repubblica che l'iniziativa non è un guanto di sfida alle telco: "il nostro servizio è completamente diverso da quello commerciale: non è alternativo ma complementare. Non offriamo delle garanzie di funzionamento che dà un operatore professionale. Portiamo la banda larga in luoghi remoti dove nessuno ha convenienza a portarla".
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