La BMW K 1600 GT è la prima motocicletta del colosso tedesco a disporre del nuovo sistema ConnectedRide eCall, che in caso di incidente attiva un servizio di chiamata di emergenza. Si tratta di una tecnologia che prevede l'impiego di una SIM (in bundle) e del collegamento alla rete mobile, quindi non deve stupire che BMW abbia siglato una partnership con Vodafone – capillare in tutta Europa. Per altro le SIM dell'operatore sono già presenti in più di 2,5 milioni di auto BMW connesse.

L'eCall nasce per il mercato automobilistico e da aprile 2018 sarà obbligatorio per tutte le nuove auto vendute nell'Unione Europea. In pratica si tratta di un apparecchio che in caso di incidente fa scattare in automatico una chiamata (gratuita) al numero di emergenza comunitario 112. La versione BMW montata sull'ammiraglia K 1600 GT è ancora più evoluto poiché dispone anche dell'ACN (Automatic Collision Notification).

"La K 1600 GT ha una SIM IoT di Vodafone sotto il sedile che, in caso di incidente, tramite il sistema Motorrad ConnectedRide inoltra in automatico una chiamata di emergenza al call center di BMW", spiega la nota ufficiale.

L'impianto si affida a vari sensori che monitorano la velocità e l'inclinazione della motocicletta, in modo da cogliere precisamente il momento in cui avviene l'incidente e attivare immediatamente la chiamata. In alternativa si può agire direttamente premendo il pulsante di SOS presente sul manubrio.

Oltre alla chiamata di emergenza, vengono trasmesse altre informazioni, come ad esempio la posizione GPS della moto. Secondo la gravità dell'incidente, poi, il call center di BMW allerta il soccorso o tenta di contattare il motociclista mediante il sistema audio incorporato.

"Il sistema Motorrad ConnectedRide eCall consente ai servizi di assistenza di diminuire fino al 50% circa i tempi di arrivo sul luogo dell'incidente", precisano BMW e Vodafone.

Il sistema, inoltre, rileva il luogo dell'incidente e in caso esso avvenga all'estero, chi chiama viene assegnato a un operatore del call center di BMW che parla la sua stessa lingua.