Il car-sharing non è ancora sbocciato totalmente eppure sta per nascere il primo "colosso" del settore: Daimler e BMW hanno annunciato la prossima fusione tra i rispettivi servizi Car2Go e DriveNow."Non lasceremo il futuro della mobilità urbana nelle mani di altri", ha dichiarato l'amministratore delegato di Daimler, Dieter Zetsche, con un velato riferimento probabilmente a Uber e gli altri concorrenti più grandi. Ovviamente la nascita della joint venture non è scontata, poiché l'Antitrust UE dovrà acconsentire ed eventualmente stabilire dei paletti per mantenere la concorrenza nel settore.

Car2Go-DriveNow condividerà totalmente gli asset, ma non è chiaro quale possa essere la strategia e anche se sia prevista la nascita di un unico marchio.

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Car2Go in Italia è presente a Roma, Milano, Firenze e Torino con oltre 2100 vetture, mentre DriveNow per ora opera esclusivamente nel capoluogo lombardo con 500 veicoli. Ad ogni modo entrambe le realtà vantano una presenza capillare nelle principali città europee; Car2Go si è già spinta da diversi anni anche nei mercati mondiali più strategici come Nord America e Cina. Complessivamente si parla di circa 20mila autoveicoli.

La controllata di Daimler applica per i noleggi di breve durata tariffe al minuto e per quelle orarie o giornaliere dei forfait. L'esborso comprende noleggio vettura, carburante, assicurazione e parcheggio (in aree autorizzate). Si può scegliere tra Smart Fortwo e due tipi di Smart Forfour "car2go edition" soprattutto a benzina e in alcune città anche elettriche.

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DriveNow ha un modello tariffario analogo, ma consente il parcheggio libero nell'area cittadina di partenza. A Düsseldorf, Colonia e Monaco è consentito con un piccolo sovrapprezzo di noleggiare in una città e parcheggiare in un'altra. La scelta di veicoli è molto ampia: si va dalle BMW serie 1 fino alle Mini, senza contare le X1. Dispone anche di una delle flotte elettriche più grandi del mondo grazie ai modelli BMW i3, i3Rex e Active E.