Il prototipo di capsula Hyperloop One XP-1 ieri ha raggiunto i 310 km/h sui 500 metri del tratto sperimentale costruito fuori Las Vegas. Come già anticipato, il modulo a levitazione magnetica da 8,7 metri realizzato in fibra di carbonio ha superato di fatto la "fase 2" del progetto. Sono stati testati con esito positivo tutti i componenti: il motore, i controlli, le elettroniche, la piattaforma di levitazione, le sospensioni, il sistema di depressurizzazione, etc.

Nello specifico il "pod" ha accelerato raggiungendo la velocità massima in 300 metri, dopodiché ha rallentato e si è fermato come previsto. Il tutto in un ambiente depressurizzato come se si stesse a 60mila metri sopra il livello del mare, quindi circa 0,0001 atmosfere.

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Non è chiaro però quale modello di motore sia stato impiegato, ma solo che si è trattato di un elettrico ad alta efficienza – probabilmente quello lineare usato già in altri test.

Da ricordare comunque che l'obiettivo finale del progetto è di impiegare un sistema che farà superare i 1000 km/h in un ambiente depressurizzato tre volte inferiore rispetto a quello dei test.

"Abbiamo dimostrato che la nostra tecnologia funziona, e adesso siamo pronti a confrontarci con i partner, clienti e governi di tutto il mondo per la piena commercializzazione della nostra tecnologia Hyperloop", ha scritto in una nota l'AD di Hyperloop One Rob Lloyd.

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Al momento la startup gode del sostegno di Dubai Roads and Transport Authority, French National Rail System SNCF, GE Ventures e Western Technology Investment.

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