Dopo la Google Car anche una Tesla Model S ha avuto un incidente mentre era in modalità autonoma, andando a sbattere contro un rimorchio all’interno di un parcheggio. L’autista sostiene che l’auto avrebbe fatto tutto da sola, mettendosi in moto e andando poi a sbattere.

Tesla viceversa ha addossato la colpa proprio al conducente che, distratto, non avrebbe assicurato un adeguato livello di controllo, di cui il sistema avrebbe sempre bisogno. Il produttore inoltre ha aggiunto che Summon, il sistema in questione, è ancora in fase beta e che in ogni caso potrebbe non vedere e/o riconoscere alcuni ostacoli come tali.

Nel recente passato il sistema di guida semi-autonoma di Tesla era già stato oggetto di critiche, sia da parte di George Hotz di Comma.ai sia di un ingegnere Volvo, entrambi convinti che si tratti di una soluzione non particolarmente avanzata.

Il problema nasce dal fatto che il sistema di Tesla è di classe 3, mentre quello di Volvo di classe 4, non richiedendo dunque in alcuna situazione l’intervento umano.

L’incidente quindi riapre il dibattito in merito alla sicurezza dei mezzi a guida semi-autonoma, che richiedono cioè la partecipazione vigile di un essere umano in qualsiasi frangente e tanto più in caso di pericolo.

Istintivamente probabilmente le persone, abituate alle auto tradizionali, sono diffidenti nei confronti del pilota automatico e restie all’idea di farsi trasportare passivamente da un’intelligenza artificiale, ma i dati sono incontrovertibili e dimostrano il contrario e cioè che, anche se non sicuri al 100%, i sistemi di guida completamente autonomi sono di gran lunga più affidabili di qualsiasi essere umano. E voi, quale delle due soluzioni preferite?