L’innovazione non si ferma sugli IBM System z – PARTE 1 Le novità hardware
Negli ultimi mesi Ibm ha rafforzato il portafoglio prodotti della Serie z con il rilascio di un nuovo modello siglato zBC112 (caratterizzato da alcune interessanti innovazioni tecnologiche estese anche al fratello maggiore zEC12), la disponibilità di configurazioni basate su Linux (Enterprise Linux Server), nuove e migliorate funzionalità per la piattaforma zHybrid (che riunisce i mondi mainframe e open), aggiornamenti sul versante software e dei sistemi operativi e l'introduzione di alcune soluzioni per specifici settori di industria per esigenze di cloud, analytics e sicurezza.
Questi annunci confermano la dedizione, mai diminuita da parte del vendor, a questo tipo di piattaforme che, nonostante gli auspici di molti che le vorrebbero morte e sepolte dai tempi in cui sembrava che il futuro si chiamasse client/server, continuano a evolvere dal punto di vista tecnologico sul versante hardware e software per soddisfare anche le nuove esigenze quali il cloud e la mobilità.L'ultimo arrivato nella famiglia System z è un "piccolo" mainframe siglato zEnterprise BC12 (zBC12) che IBM propone a partire da un sorprendente (per questa classe di dispositivi) prezzo di ingresso di 75mila dollari.
Lo zBC12 rappresenta, dunque, il sistema di ingresso della piattaforma zEnterprise rimpiazzando il modello siglato z114 rispetto al quale utilizza un processore più veloce con clock a 4,2 GHz e una memoria RAIM in grado di scalare oltre del doppio arrivando fino a 496 GB.
In abbinamento all'IBM DB2 Analytics Accelerator, lo zBC12 rappresenta una piattaforma particolarmente adatta ai carichi di lavoro di business analytics, mentre la sua capacità di consolidare molteplici (fino a 40) server virtuali su ogni core, la rende adatta alle esigenze di cloud computing.
Diverse le innovazioni tecnologiche introdotte su questo sistema e condivise anche con la versione superiore della piattaforma, lo zEC12. Tra queste un posto di rilevo spetta alla nuova funzionalità zEnterprise Data Compression (zEDC) che si avvale di un rinnovato motore di accelerazione hardware che consente di conseguire, secondo IBM, un rapporto di compressione dei dati attivi pari a 4:1.
Grazie al sistema di Shared Memory Communications-RoCE (SMC-R) IBM ha poi incrementato la velocità di comunicazione a livello fabric, consentendo alle applicazioni di condividere più rapidamente i dati tra macchine zEnterprise per ridurre (fino all'80% secondo IBM) la latenza di rete e migliorando il tempo di risposta dei carichi di lavoro multitier.
L'introduzione della funzione IBM zAware su zBC12 e zEC12 mette, inoltre, a disposizione sofisticate soluzioni di analytics predittiva per individuare possibili cause di guasto o situazioni che possono portare a disservizi, incrementando ulteriormente l'affidabilità di questi sistemi.
Altri miglioramenti riguardano l'utilizzo della tecnologia Flash, con l'introduzione della riconfigurazione dinamica durante le transizioni dei carichi di lavoro critici che incrementa disponibilità e prestazioni.