86mila portatili persi, lo smarrimento è umano
Secondo uno studio condotto dal Ponemom Institute, 329 aziende hanno perso oltre 86 mila computer portatili, per un valore complessivo di 2,1 miliardi di euro. La ricerca è stata sponsorizzata da Intel e ha rilevato che aeroporti e stazioni ferroviarie non sono i luoghi più a rischio
per la perdita o il furto dei notebook.
Infatti, oltre il 40 percento
delle perdite avviene in luoghi che vengono ritenuti sicuri, come la
propria abitazione o la camera l’albergo.
La stima di danno di 2,1 miliardi di dollari non corrisponde al prezzo
di listino dei computer persi o a quello dell’hardware installato,
bensì al valore quantificato delle proprietà intellettuali che sono andate smarrite, della perdita di produttivitÃ
dei dipendenti e alle spese legate alla denuncia e a tutti i documenti
burocratici da disbrigare. Valutazioni analoghe sono state fatte in
passato anche da altre aziende, come per esempio McAfee (Mille miliardi solo per la perdita dei dati).
Sempre secondo quanto emerso dalla ricerca Ponemom, le possibilità che
i deipendenti perdano i loro notebook o li lascino in posti accessibili
ai ladri è compresa fra il 5 e il 10 percento ogni tre anni. La
percentuale varia in funzione del settore in cui opera l’azienda: la maggior parte dei furti avviene nelle scuole e negli istituti di ricerca, mentre il settore finanziario sembrerebbe il più sicuro.